E fa un certo effetto vedere quei banchi vuoti, ti fa sentire che hai lasciato il tuo posto a qualcuno che neppure conosci. Qualcuno che leggerà le scritte che tu hai inciso, che si nasconderà in quello stesso angolo del banco dove tu ti nascondevi per sfuggire all'interrogazione, che batterà nervoso il piede a terra con lo stesso ritmo che tu avevi. Qualcuno che ruberà un po' di vita tua. Fa effetto, ti senti scippato, di passaggio.
Sai dire quanto amore hai dentro? Un chilo? Un litro? Non lo sai eh? E allora lascia perdere la matematica. Inventa quello che non c'è. Perché quello che c'è è di tutti. Ma se riesci a trovare quello che non c'è, beh, allora hai qualcosa di solo tuo. E se qualcuno altro vede quello che vedi tu, beh, allora hai trovato qualcuno che ti vive. Non lasciarlo fuggire. Fermalo! Vivilo! Scrivilo! Le storie sono come le persone. Non sono fatte per stare sole. Da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che vive una storia che si specchia con la tua. Guardati intorno! Quel qualcuno non è lontano da te. È l'altra metà del libro. Non perdere tempo a scrivere altre pagine... Cercalo! Il resto lo scriverete insieme. Perché non c'è niente di più riuscito di due storie che s'intrecciano.