Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre "Andiamo", e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
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Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre "Andiamo", e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
Il viaggiatore che ama la bellezza dei luoghi e cerca la purezza delle "origini" ha sempre una meta, ma colui che viaggia per cercare se stesso non conosce mai la destinazione...
Qualsiasi altro motivo di viaggio è solo merda preconfezionata per beceri turisti!
Stasera faccio visita a me stessa; speriamo di essere in casa.
Certe sere son così... vuoi fuggire dai tuoi pensieri che rincorrono più veloci di dove le tue gambe ti potranno mai portare.
Così selvaggia e insaziabile è la vera voglia di viaggiare, lo stimolo di conoscere e di sperimentare cose nuove, che nessuna conoscenza e nessuna esperienza riescono a saziare. Uno stimolo che è più forte di noi e di tutte le catene, che vuole sempre più sacrifici da chi ne è dominato. [...]
Quando la terra chiama, quando ai vagabondi giunge il richiamo del ritorno e per noi irrequieti si delinea il luogo del riposo, allora alla fine non sarà un congedo, una timida resa, ma piuttosto un assaporare, grati e assetati, la più profonda delle esperienze.
Con l'educazione, il rispetto, la voglia di fare e la conoscenza delle lingue... si può andare dove si vuole.
È inutile cercare fuori quello che ti manca dentro.
Imparare ad autogestirsi è la prima cosa da imparare nella vita di un uomo, per evitare di doversi sorbire sproloqui allucinanti da parte di saccenti sapientoni ignari d'aver smesso d'imparare nel momento stesso in cui si son sentiti arrivati.
Fare una valigia non è mai solo fare una valigia. E fare una valigia per partire è diverso che fare una valigia per tornare.
Ora capisco perché David Martìn sia tanto innamorato di Barcellona.