Scritta da: Eleonora M.
in Frasi & Aforismi (Amore)
Siamo troppo uguali. Io me ne sono accorta, tu no. Quindi, in un certo senso, siamo anche troppo diversi.
Composta venerdì 15 aprile 2011
Siamo troppo uguali. Io me ne sono accorta, tu no. Quindi, in un certo senso, siamo anche troppo diversi.
È che c'è qualcosa in me che lo respinge. Non lo so. Neanche me la ricordo quella puntura... a me per l'amore mi hanno vaccinata da piccola.
Amo dormire. La mia vita ha l'abitudine di cadere a pezzi quando sono sveglio, lo sai?
È sbagliato giudicare un uomo dalle presone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.
In amore, la parola fine non sempre è sinonimo di eleganza.
L'orgoglio è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli che tra noi non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità - reale o immaginaria - che suppongono di possedere. Vanità e orgoglio sono ben diversi tra loro, anche se queste due parole vengono spesso usate nello stesso senso. Una persona può essere orgogliosa senza essere vana. L'orgoglio si riferisce soprattutto a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi.
Se tutto l'anno fosse fatto di allegre vacanze, divertirsi sarebbe più noioso del lavorare.
Un uomo apparve all'angolo della strada che il gatto aveva tenuto d'occhio; ma apparve così all'improvviso e silenziosamente che si sarebbe detto fosse spuntato da sotto terra. La coda del gatto ebbe un guizzo e gli occhi divennero due fessure: in Privet Drive non si era mai visto niente di simile. Era alto, magro e molto vecchio, a giudicare dall'argento dei capelli e della barba, talmente lunghi che li teneva infilati nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color porpora che strusciavano per terra e stivali dai tacchi alti con le fibbie. Dietro gli occhiali a mezzaluna aveva due occhi di un azzurro chiaro, luminosi e scintillanti, e il naso era molto lungo e ricurvo, come se fosse stato rotto almeno due volte. L'uomo si chiamava Albus Silente.
Silente: Si, Riddle era pronto a credere di essere "speciale", Harry.Commenta
Harry: Lei lo sapeva allora?
Silente: Di aver incontrato il più pericoloso mago oscuro di tutti i tempi? No.
[...] Ma da quel momento Hermione Granger divenne loro amica. È impossibile condividere certe avventure senza finire col fare amicizia, e mettere ko un mostro di montagna alto quattro metri è fra quelle.