Scritta da: Fabio Privitera
Occorrerebbe riuscire ad essere felici con ciò che si è, non più con ciò che si ha.
Composta martedì 11 agosto 2015
Occorrerebbe riuscire ad essere felici con ciò che si è, non più con ciò che si ha.
Col tempo si impara a voler bene di più, ma a meno persone. Non che si diventi selettivi. Semplicemente si impara a riconoscersi meglio nell'altro, per quegli aspetti che ci rendono migliori.
L'ignoranza alle volte fa chiamare follia l'inatteso.
Un amico ti rivela ogni segreto, persino quelli che potrebbero farti del male. Un vero amico tace su questi ultimi ma sa darti la forza per affrontarli, qualora venissero a galla.
Una donna, ma anche un uomo, non vuole una spugna per assorbire i propri malumori, né un muro su cui sbattere senza mai essere ascoltata. Spera in un antagonista a se stessa che ne accompagni i sogni e sappia farle scoprire i lati nascosti del proprio essere.
La brevità è ciò che più riempie, troppe parole disperdono il pensiero.
La nostalgia è il sale per i ricordi, più sprofondiamo in questa e più quelli assumono ancora il gusto della felicità trascorsa.
Chi ha la volontà di realizzare si ingegna per trovare una soluzione; chi non ce l'ha ne nasconde la mancanza dietro una giustificazione.
Non permetterti di toglierti il sorriso, poiché sei davvero tu il solo a poterlo fare.
L'ovvio passa in secondo piano quando è l'apparente ad essere gradevole agli occhi.