Gli esponenti religiosi cattolici che danno consigli sui rapporti di coppia e la crescita dei figli, sono come dei vegani che pretendono di consigliare come cucinare il pollo. Parlassero di superstizione: di quella sì, che sono esperti.
Credersi speciali e creati da una volontà superiore; credere di vivere in eterno in un luogo speciale creato per noi; seguire, quasi sempre, la religione della famiglia o società di nascita. Arroganza, paura della morte e indottrinamento: questa è la vera trinità divina.
Cose come "Dio", "anima", "karma", "destino" e via dicendo, non sono altro che il tentativo arrogante e disperato dell'uomo per innalzare se stesso, perché questa scimmia pensa di essere troppo importante e speciale per andarsene a fare in culo una volta per tutte.
Presto ci sarà l'ondata di auguri per Pasqua, l'ennesima festa pagana (in lode a Eostre, dea della primavera) di cui i cristiani si sono appropriati per motivi politici e opportunistici, grazie a Costantino e al concilio di Nicea. Altro che "radici cristiane", le uniche radici che i cristiani hanno tra le mani, sono quelle che hanno strappato dai culti pagani.
Il cattolico medio è un "eterno Peter pan" che, pur sapendo di far parte di una religione che pone dei limiti alla sua libertà, pretende di fare il cazzo che gli pare, tirando in ballo la scusa del "siamo tutti peccatori". La libertà è una cosa seria: se volete averla, non mettetevi nella posizione di dover rispettare regole che la limitino. Si chiama coerenza, sapete.
Le regole religiose devono valere solo per chi sceglie di seguire la religione, non per tutti. Se vuoi essere cristiano o musulmano, allora sei libero di vivere secondo le regole cristiane e musulmane, ma questo vale per te che scegli appunto di far parte di queste religioni, non per tutte le altre persone. Chiaro il concetto? Non tutti sono talmente irrazionali da credere nelle superstizioni: non tutti, quindi, devono sottostare alle regole dei superstiziosi.
Molte persone sono contrarie al matrimonio omosessuale, come se quest'ultimo andasse a minacciare in qualche modo quello etero. Se vogliamo dirla tutta, avrebbe molto più senso vietare l'alcool, visto che gli alcolici, oltre a danneggiare il fegato di chi ne assume troppi, aumentano risse e incidenti stradali, andando a danneggiare tutti, anche il povero astemio che si ritrova sfracellato al suolo perché investito da un ubriaco.
Pensate davvero che sia una semplice coincidenza quella di essere nati in una famiglia o società cristiana e aver scelto, guarda caso, di essere cristiani? Se io fossi nato in India, sarei comunque diventato ateo, perché non-credenti lo si diventa per razionalità, non per indottrinamento, inoltre si è atei nei confronti di tutte le divinità, quindi il problema di scegliere la "vera" religione non sussiste. Invece, se in India ci fosse nato il cristiano italiano medio, molto probabilmente sarebbe diventato induista e avrebbe creduto in Krishna con la stessa convinzione, frutto dell'indottrinamento, con la quale oggi crede in Gesù.
Vorrei che la razionalità si incarnasse sotto le sembianze di una donna, così finalmente i credenti verrebbero condannati all'ergastolo, per tutte le volte che l'hanno stuprata.
Così come ci sono gli omofobi che si fissano con gli omosessuali dicendo che sono contro natura, ci sono gli ateofobi che si fissano con gli atei dicendo che sono irrazionali, il tutto perché, sotto sotto, sanno benissimo di credere in cose che stuprano la ragione in ogni poro, ma volendo rimanere credenti (spesso per indottrinamento) accusano gli atei di irrazionalità, in modo da autoconvincersi di non essere poi tanto irrazionali credendo in alberi parlanti, ragazzine ingravidate da spiriti e via dicendo.