Scritta da: Francesco Pierri
La pazzia è una forma di normalità.
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La pazzia è una forma di normalità.
È anzi mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. È una sfida al pensiero, come ho scritto, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s'interessa al male viene frustrato, perché non c'è nulla. Questa è la banalità. Solo il Bene ha profondità, e può essere radicale.
L'amore è la cosa più grandiosa, più luminosa, più meravigliosa. Una pozione magica. La materia di cui sono fatti tutti i desideri umani.
Non sempre si può giudicare l'intensità del dolore dalle grida.
Il ricordo è un traditore che ferisce alle spalle.
Ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo domani.
Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell'esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un'onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino.
Alleanze, disarmo, trattati e promesse, funzionano molto bene fra i politici, ma non bastano a produrre la pace a meno che le persone stesse non lo vogliano veramente.
La gravità non è responsabile se gli uomini cadono in amore.
Il guaio del caso Eichmann era che uomini come lui ce n'erano tanti e che questi tanti non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.