Scritta da: Gianluca Frangella
Ruberei le parole del vocabolario più dotto, se bastassero a far capire quello che porto dentro, ma dentro ogni uomo c'è l'immenso e l'immenso è indescrivibile, per questo taccio.
Composta lunedì 17 marzo 2014
Ruberei le parole del vocabolario più dotto, se bastassero a far capire quello che porto dentro, ma dentro ogni uomo c'è l'immenso e l'immenso è indescrivibile, per questo taccio.
I veri sentimenti son fatti di pochissime parole. "Ti amo" "ti odio" "ti voglio bene" "ti disprezzo". I sentimenti puri non hanno parole. "Ssssssh" e un bacio. Uno sguardo pieno di delusione, collera, e gli occhi che lacrimano. Uno sguardo cupo, il voltare le spalle e andar via per dire addio. O il tremolio delle labbra, gli occhi tondi, sbarrati, e la corsa verso quell'intenso abbraccio. I sentimenti, quelli veri, non sono fatti di parole e io diffido da chi ne rivela tante per esprimere emozioni che, in realtà, non hanno loquacità.
Ricorda che ogni essere vivente ha un ruolo importante. Chi va, chi resta, ognuno ha il suo destino. Spero non fuggirai mai dal tuo.
Il totale disinteresse è in grado di spegnere anche il più ardito amore.
Il primo amico di ogni individuo è il suo "Io" riflesso nella fantasia.
Il talento non ha misura: o sfocia nella fama, o nel senso opposto, nell'anonimato.
Il vero pericolo, nelle città moderne, è sentirsi sconosciuti persino a se stessi.
La verità è che l'uomo tende a creare e a distruggere senza un vero perché.
Era assai bello leggere quel libro che il vento, curioso di conoscere la fine, a dispetto, sfogliava le pagine ancor prima di me.
Tante volte ci fissiamo là dove non c'è nulla da capire e ci ostiniamo a cercare risposte che non esistono.