Scritta da: Gigliola Perin
Mi sono sentita donna, tra pieghe di desiderio ed amore.
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Mi sono sentita donna, tra pieghe di desiderio ed amore.
Avrai un'altra voce che riempie la mia assenza. Io sarò il soffio del vento che t'accarezza in silenzio.
Argini che completano una vita che ha smesso d'essere. Ma ritrova la sua via, sulle vie del tuo amore.
Ero un pentagramma bianco, con note che stonavano.
E ci si abitua ai silenzi, a divenire tu stessa silenzio. Ti guardi attorno e ti dici che un amore non è fatto di parole taciute, di porte chiuse. Ora mi guardo in quello specchio che rimanda un immagine in cui non mi riconosco e mi pone una domanda alla quale non so dare una risposta. Ho creduto solo io a quest'amore?
La realtà ha bussato alla porta dei sogni cancellando le illusioni.
Io posso dirti come lo amo, non come lui mi ama.
Solo nella mia assenza capirai se desideri la mia presenza.
Vorrei tornare indietro all'innocenza della bambina, dove gli occhi erano colmi di sogni e le mani accarezzavano la vita.
Allora conoscevo solo una parte di te ed in questi anni ho conosciuto ogni sfumatura che hai, ciò che sapevo di te allora è solo cresciuto aggiungendo pezzi su pezzi.