Scritta da: scricciolo
in Frasi & Aforismi (Amicizia)
L'amicizia è una sorta di alchimia che nasce senza un perché e dura tutta una vita.
Composta lunedì 2 gennaio 2012
L'amicizia è una sorta di alchimia che nasce senza un perché e dura tutta una vita.
- Sai una cosa? Ho paura di perdere le persone che ho accanto...
- La paura è la nostra peggior nemica se vissuta con angoscia. Essa nasce dall'ignoranza, dall'incognito...
- Si, ma così non faccio altro che continuare a farmi paranoie...
- Te le fai perché hai paura di stare bene. Perché pensi che da un momento all'altro qualcosa cambierà e non potrai fare niente per fermare. E quindi hai paura. Quindi non sapere che accade. Vivi nell'angoscia dell'incognito... e devi uscirne fuori.
- Come? Come se ne esce? È impossibile...
- Devi iniziare ad apprezzare ciò che hai. Senza il timore di non averlo più. Vivere con la consapevolezza che tutto nasce per mutare e tutto muore per essere ricordato. Vivere.
- Ma è difficile...
- Difficile, non impossibile. Basta volerlo. Vivi con leggerezza. Fai volare il cuore e atterrare la mente.
- Ma io lo voglio!
- Ecco, allora non passare la vita a pensare quel che sarà ma cerca di rendere importante quel che è.
Amico è chi ama e abbraccia i tuoi pensieri cupi, più dei tuoi sorrisi, è chi accarezza la tua tristezza, più della tua felicità, è chi è presente anche quando sei perdutamente assente.
Ci sono almeno quattro tipi di amici: quelli che ti chiedono un favore; quelli che ti dicono che sono impossibilitati a fartelo e se ne dolgono; quelli che ti propongono di scambiarlo con un altro più vantaggioso (per loro); quelli che si butterebbero nel fuoco per fartelo, ma non in questo momento nel quale hai bisogno e, infine, quelli che te lo fanno senza che tu glielo chieda, ma questi non si mostreranno e tu non lo saprai mai.
Io non vorrei che nessuno fosse estraneo di nessuno... vorrei che tutti fossimo se non amici, fratelli, almeno conoscenti... questo mondo lo viviamo tutti nel bene e nel male... se scappa un saluto o solo quattro parole, che male fa?... eppure tutti guardano stupiti chi li saluta solo perché "non lo conoscono"... pensare alla vita di qualche decennio fa, dove i paesi erano piccoli, la gente poca e tutti conoscevano tutti... se succedeva qualcosa non rimanevano inermi a guardare ma uscivano dai loro "nidi" anche solo per curiosare... e poi intervenivano se era il caso di intervenire... e la buona educazione, che ora si va perdendo, obbligava a un "grazie" e da lì nasceva tutto... si davano dei soprannomi per dividere e riconoscere subito una persona e farla unica in mezzo a tante... soprannomi simpatici non offensivi come capita ora... che bello se tornasse quel mondo... se si potesse abbracciare qualcuno senza che pensino male, ma solo perché è un amico, un conoscente, qualcuno che ha incrociato la nostra vita.
Sii sufficientemente forte per affrontare il tuo tempo ogni giorno... Sii sufficientemente debole da sapere che non puoi fare tutto da sola. Sii sufficientemente saggia da capire che non conosci tutto. Sii sufficientemente folle da credere nei miracoli. Sii cauta al tuo prossimo passo... non lasciarti cadere ancora. Sii certa della tua destinazione finale, ti servirà nel caso andrai in una direzione sbagliata. Sii amorevole con chi ti ama. Sii benevola con chi ti odia... potrebbe sempre cambiare. Soprattutto, sii te stessa in ogni tuo attimo e ricorda in quel momento no, non intimarti, alza la voce e grida forte il mio nome ed io arriverò in tuo soccorso perché di questa esistenza tu, amica mia sei quel frammento importante.
Non c'è altro come vivere a stretto contatto con gli animali, avendo la possibilità, ma soprattutto la voglia, di osservarli, conoscerli, capirli e interagire con loro, per comprendere quanto sia importante e salutare averli accanto. Perché la loro innocenza, la loro assoluta mancanza di egoismo, la loro capacità di amare senza condizioni o condizionamenti possono insegnarci giorno dopo giorno l'essenza delle cose di questo mondo, la grandezza che c'è nel piccolo. E darci tanta, tanta serenità.
È questo il punto: la cattiveria. Gli uomini sono cattivi. Gli animali no, non lo sono mai.
Se e quando uccidono, gli animali, lo fanno per ragioni profonde, vitali. Uccidono per sfamarsi, per difendersi. Per sopravvivere.
Gli uomini quasi mai si limitano ad uccidere. Ammazzano. Non so se vi è chiara la differenza. Non è una questione di sfumature. È una questione di crudeltà. E mancanza di necessità.
Mentre per gli animali uccidere è ineluttabile, per gli uomini spesso è inutile. Eppure lo fanno. Ammazzano per il gusto di ammazzare, e così facendo offendono il loro essere uomini, calpestano l'intelligenza che gli è stata data per guidare i loro pensieri e le loro azioni e prevalere sull'istinto bestiale.
Quando ci si mette, l'uomo sa essere più bestia di tutte le bestie.
Un cane può trovare, perfino nel più inutile di noi, qualcosa in cui credere.
Sei l'amico, il padre, la madre, sei tutto il mondo per il tuo cane... quando ti senti inutile pensa cosa sei per il tuo cane.