Scritta da: Giorgia Stella
E poi un giorno ti svegli diversa, ti senti diversa, non ci soffri più. Restano vivi i ricordi. Si sa. Il tempo scorre e, con se, tanto porta via, ma certe emozioni rimangono poesia.
Composta domenica 16 novembre 2014
E poi un giorno ti svegli diversa, ti senti diversa, non ci soffri più. Restano vivi i ricordi. Si sa. Il tempo scorre e, con se, tanto porta via, ma certe emozioni rimangono poesia.
La semplicità è innata ed è il pregio più complicato da trovare.
Ho urlato tanto, Dio solo sa quanto ho urlato. Urla negli occhi, urla nell'anima, mi faceva male il corpo, mi faceva male il cuore, la mente mia gridava, ma il suono non usciva. Le mie urla correvano impazzite nella testa che scoppiava, nella gola che bruciava... ma si sono spente tra le labbra, con l'orrore, col dolore, col terrore... è lo straziante silenzio nel rumore.
In questa vita noi viaggiamo insieme, non sempre siamo in sintonia, anzi, quasi mai. Il fatto è che quando non siamo d'accordo vinci sempre tu. Ora io "mente" chiedo a te "cuore": "perché ogni tanto non ti fai i fatti tuoi"?
Amo le persone semplici, le persone umili, quelle persone che quando fanno qualcosa lo fanno con il cuore, quelle persone che gioiscono della felicità altrui, quelle che piangono dei dolori altrui. Quelle persone che si offrono senza interesse, che ci sono sempre. Quelle persone che quando fanno un piccolo gesto ti provocano veri brividi di commozione, perché lo vedi, lo senti che sono sincere. Se hai la fortuna di incontrare persone così, tienile strette... non capita spesso di incontrare angeli senza ali.
La vita è un meraviglioso viaggio in treno, solo le classi sono invertite: nella prima viaggiano le persone umili, semplici e sincere, in seconda... tutto il resto.
Lo sai quanto è grande il cuore? Lo racchiudi nel palmo di una mano, ma dentro ci sta tutto l'amore che vuoi.
Si possono fraintendere le parole, ma non si può fraintendere uno sguardo.
Guardare negli occhi una persona sincera è come dissetarsi a una fonte di acqua pulita.
E c'è quel giorno in cui decidi di aprire quella scatola nascosta giù, in fondo al cuore, perché credi di sentirti abbastanza forte per liberare i ricordi. Non quelli belli, no... quelli si liberano da soli, ma quelli tristi, quelli graffianti, quelli che in verità non si dovrebbero liberare mai... perché contengono troppe ferite... troppe amarezze. Di colpo torni al passato e rivivi gli stessi dolori, le insicurezze, i pianti, le paure. È un passato che ti ha fatto male, ti ha fatto prima volare, e poi cadere. Per certe scatole dovrebbero esistere serrature ermetiche.