Chi dona la vita, è la stessa vita (Dio), che grazie all'impulso energetico ci plasma e ci forma. Dunque la conseguenza diretta è che prima della nascita e dopo la morte, vi è sempre e comunque la vita.
Il valore di un uomo si rivela nel non utilizzare il suo potere quando potrebbe vendicarsi.
La vera gloria non s'ottiene calpestando con aridità e presunzione l'altrui dignità dopo la "meritata" vittoria, ma si conquista accogliendo chi inciampa in errore col perdono; perché la vita non sempre ci sostiene, non sempre ci onora con fare affettuoso.
Le passioni vere si spingono oltre le effettive capacità fisiche perché trasmesse dall'anima, non già dalla mente!
Allontana quanto prima dalla tua vita chi non valorizza la generosità o le azioni offerte con cuor sincero al mondo intero.
La vita d'ognuno è parte integrante dell'essenza vitale. La vita stessa è alimentata dal divino e si nutre d'infinito.
Le lotte cesseranno solo quando l'uomo abbandonerà l'orgoglio per imparare a chiedere scusa, se in errore, con cuore sincero.
Credevo fosse più semplice amare il prossimo; mi sbagliavo! Non basta la volontà; ci vuole coraggio, dedizione nonché determinazione.
C'è poco da fare: chi è "sbagliato" interiormente considererà indubbiamente l'altro un essere "insulso", "non abile"!
Anche se l'altro puntualmente dovesse dimostrare il contrario.
Disse il destino alla presunzione: "attenzione, nella vita incontrerai sempre qualcuno più forte!"