Scritta da: Valentina P.
Tutti con la stessa paura di essere inutili.
Composta giovedì 3 maggio 2012
Tutti con la stessa paura di essere inutili.
Se ogni cosa non va, se ogni cosa non va
si perde tutto con estrema rapidità
dimmi come si fa, dimmi come si fa
a vivere la vita senza mediocrità
responsabilità è una brutta realtà
imparo come si sta ti voglio bene ma,
vorrei dirti un milione di cose, la verità
ridarti quello che mi hai dato o almeno metà
e in una vita non basta, ma ogni parola resta
per questo mi odio quando non dico ciò che ho in testa
quello che ho nel cuore vorrei gridarlo al mondo
vorrei dire ai miei ciò che sento dal profondo
e più non lo faccio e più sprofondo,
più tocco il fondo, più non rispondo
tu con me non ci parli mai neanche per un secondo.
Smettila di tormentarti tanto. Ogni cosa segue comunque il suo corso, e per quanto uno possa fare del suo meglio, a volte è impossibile evitare che qualcuno rimanga ferito. È la vita. Faccio un po' il grillo parlante ma è ora che tu cominci a imparare certi meccanismi della vita. A volte tu ti sforzi troppo di adattare la vita ai tuoi meccanismi. Se non vuoi finire anche tu in una clinica psichiatrica cerca di essere un po' più aperto e di abbandonarti di più alla vita così come viene. Anche una donna debole e imperfetta come me ogni tanto arriva a rendersi conto di quanto meravigliosa sia la vita.
Ci sono persone da cui vorrei essere capito e che vorrei capire.
Quanto agli altri, se non mi capiscono fino in fondo, pazienza, mi devo rassegnare.
Avrei voluto mettermi a piangere forte, ma non potevo. Non avevo più l'età per versare lacrime, avevo fatto troppe esperienze. Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. È una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno la capirebbe. Una volta, avevo provato a esprimerla a parole. Ma non ne avevo trovata una che potesse esprimere il mio sentimento ad altri, anzi nemmeno a me stesso, così avevo rinunciato. E avevo chiuso sia le mie parole sia il mio cuore. La tristezza troppo profonda non può prendere la forma delle lacrime.
Parlare in maniera franca e dire la verità sono due cose molto diverse. L'onestà sta alla verità come la prua sta alla poppa. L'onestà appare per prima, la verità per ultima. L'intervallo fra di esse varia in maniera direttamente proporzionale alle dimensioni della barca. E nelle cose di grande portata, può occorrere molto tempo perché la verità si manifesti. A volte è solo postuma.
Ho sempre avuto fame di affetto, io. E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta.
Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio. Sarebbe bastato una volta, una sola unica volta.
Io al massimo potevo offrirti un mazzo di fiori. Quelli non te li sei presi, ma il resto hai voluto tutto, la mia pelle, il mio sangue, il mio mondo distrutto.
E sono arrivata alla conclusione che io non son affatto speciale. Ho semplicemente dovuto affrontare un po' più cose degli altri, un po' prima.
Soluzioni di questo tipo sono davvero affascinanti: le cose avvengono proprio nel momento in cui stai per convincerti che non ci sia più niente da fare. Se, invece, aguzzi l'ingenio senza darti per vinto, la soluzione arriva all'improvviso, da un luogo del tutto inaspettato, sotto una forma quasi ridicola.