in Frasi & Aforismi (Amore)
A cosa servono le parole se non si dicono e a cosa il tempo se non si spende attraversando con i passi le distanze che separano i corpi?
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A cosa servono le parole se non si dicono e a cosa il tempo se non si spende attraversando con i passi le distanze che separano i corpi?
Spesso le cose si uccidono per la paura di viverle.
La miglior cosa che ti può capitare nella vita è d'incontrare qualcuno che conosca a memoria tutti i tuoi errori, le tue mancanze, i tuoi passi falsi, i tuoi difetti e le tue debolezze e che tuttavia continui a pensare che tu sia completamente incredibile così.
Gli addii intossicano ma intossicano di più le presenze assenti.
E non è vero che l'amore non può avere dubbi, che non può cadere e ferirsi le ginocchia. L'amore può anche sbucciarsi, screpolarsi la pelle. Perché l'amore vive di sostanza propria e come tutto quel che è vivo può soffrire il momento. Ma sa rialzarsi, ricrearsi e rigenerarsi più forte di prima.
Se solo tu potessi davvero voltarti per guardare indietro ti accorgeresti di milioni di persone che non ti hanno mai visto e non ti volteresti più.
Devi guardare avanti per vedere un volto che riconosci e non indietro. Quel che è rimasto indietro ha smesso di riconoscerti, quel che è rimasto indietro non voleva guardarti abbastanza.
Il paradosso di alcuni sentimenti è che tanto più sono assurdi, ingestibili, impossibili, arenati in crateri lontani, tanto più sono solidi nell'essenza del rimanere.
Non siamo fatti per stare da soli ma nemmeno per stare con chiunque.
È inutile illudersi, perso l'attimo niente è più uguale, la gente torna ma le cose non ritornano com'erano, la gente torna ma non si può tornare indietro per ripartire da un momento che è ormai svanito nel tempo.
I veri addii scattano nella mente, sono silenziosi. Sono i più veri, i più pericolosi. Sono quelli che tieni per te. E puoi anche continuare a sentirla una persona. Non ti avrà più se l'hai salutata dentro.