Katherine gli restituì il sorriso, affascinata. "Saremo così felici insieme. Quando saranno morti, ti lascerò andare. Non volevo farti del male, davvero. Ero soltanto arrabbiata." Allungò una mano delicata e gli accarezzò la guancia "scusa" "Katherine" disse. Stava ancora sorridendo. "Sì" si chinò più vicino. "Katherine..." "Sì, Damon?" "Va all'inferno."
La capacità di adattarsi a qualsiasi situazione o persona, fa dell'essere umano un grande diplomatico. Per qualcuno il termine giusto è però un grande paraculo.
In fondo (ma non vorrei essere frainteso o accusato di snobbismo), essere un chirurgo di guerra è un gioco, come gli scacchi o il bridge, attività libere, non condizionate, senza secondi fini, che si praticano solo perché piacciono.
L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire.