Scritta da: Andral
Voltati, rassegnati, fuggi via con me
anima
lascia i tuoi torpori cessino
e l'amarezza ai sogni
vivi il presente come nettere
di un fiore appena nato.
Composta domenica 26 dicembre 2010
Voltati, rassegnati, fuggi via con me
anima
lascia i tuoi torpori cessino
e l'amarezza ai sogni
vivi il presente come nettere
di un fiore appena nato.
Non ascoltare le mia voce
lascia che le mie parole sfiorino il tuo cuore
e che i nostri sospiri parlino insieme.
Sei un vestito mai indossato in un armadio di ricordi
lo sforzo di un pensiero che senza più orizzonte annaspa nel buio
un vaso di fiori senz'acqua
il tasto bianco e nero di un pianoforte stonato.
Libera di alzarti in piedi e urlare
battendo i pugni contro muri invisibili
scompigliando i capelli nella foga di parlare senza pronunciare parola alcuna.
Libera di arrabbiarti
calciando i sogni con la violenza di un pallone da calcio contro una porta senza portiere
e di voltarti verso gli spalti privi di spettatori.
Libera di inaridire la mente con carta sgualcita
che si rompe al contatto caldo delle mani
che cade su un pavimento di marmo reso umido dalle lacrime.
Libera di cadere, rialzarti e sbagliare
con il ginocchio dolorante, il sangue di una ferita mai rimarginata
e i graffi sulle braccia tese verso un punto ignoto
e un nuovo tonfo, una nuova discesa in un cilindro privo di luce e suoni
mentre una voce dall'alto chiama il tuo nome.
Libera e ancora libera di riprovare ancora una volta
se hai il coraggio di alzare lo sguardo e di tenderti verso l'orizzonte
di camminare verso un sentiero non definito con uno zaino troppo piccolo per contenere il tuo passato e troppo pesante da portare da sola
libera e ancora libera sei hai la forza di amare.
Toglimi l'istinto che non ti appartiene, lascia libere le mie mani di afferrare il tuo ricordo che è in me, togli il tuo pensiero da occhi che non ti appartengono, da occhi che non sanno più piangere e più desiderare, da occhi aridi di ogni orizzonte che non sia il tuo viso.
Mi sveglio sudata, il lenzuolo sul viso, il lenzuolo che conserva il tuo profumo, profumo di un amore bruciato da notti passate a sognare.
Eri la luce di un nuovo giorno che nasceva, ora sei il buio che segue il tramonto e accompagna la notte.
Apro gli occhi e mi sveglio, muovo la mano nel buio... sono sola.
Chi si è perso non torna
e chi torna non è più chi era.
Dirigo i passi oltre la strada del ricordo
Sentili che si allontanano
Non ti appartengono più.
Vorrei confondere le mie parole con le tue, ma resto in silenzio.
Vorrei perdermi nei tuoi occhi eppure volto lo sguardo altrove
Vorrei sentire le tue mani stringere le mie, ma le nascondo nelle tasche dei pantaloni
Vorrei averti e mi sfuggi via come la marea che si ritira.
A come Amicizia.
Ci sono amicizie che hanno la capacità di restare sospese su una soglia indefinita fatta solo di affetto puro e concreto.
Altre amicizie vengono consumate n fretta e ti accorgi solo con il tempo che non potrai mai conservarle, ma solo buttartele alle spalle come si fa con le cose vecchie
Altre amicizie invece si trasformano in amore puro quello che ti prende e ti scuote, ti fa vivere e alzarti al mattino e ti fa avere voglia dell'altro in un modo inspiegabile e senti di viverlo e vale la pena viverlo fino in fondo finché c'è vita e finché dura la speranza.
Resta solo una domanda...
Che amicizia vuoi avere...