Scritta da: Ivan Molella
La gente dovrebbe capire che il silenzio non è un vuoto da riempire, e che nella maggior parte dei casi è la più elevata manifestazione di intelligenza a cui possa aspirare.
Composta sabato 7 ottobre 2017
La gente dovrebbe capire che il silenzio non è un vuoto da riempire, e che nella maggior parte dei casi è la più elevata manifestazione di intelligenza a cui possa aspirare.
Le parole sono come il vino. Per essere buone devono prima invecchiare nella testa.
I pensieri di grande elevatezza sono cosa rara, ma quando li trovo li riconosco. E mio malgrado mi inchino.
Ogni persona che incontri è un ponte tra quello che sei oggi e quello che eri prima di conoscerla.
Quello che non ti libera ti imprigiona. E giorno dopo giorno lentamente t'ammazza.
Le persone hanno cura della loro vita come ne hanno per il loro smartphone. La sigillano in una custodia chiamata comfort zone e fanno di tutto per farla giungere alla fine come nuova, senza nessun graffio.
Molti vedono nel viaggio e nel viaggiare un modo per trovarsi. Non è così. Ti sposti e basta, portando quello che sei da un altra parte. L'unico modo per trovarsi è viaggiare da soli, in profondità, dentro se stessi.
Dopo la creazione, Dio s'è spaccato in quattro e ha dato inizio al gioco. Caos e bellezza alla donna per rompere la monotonia. Forza e intelligenza all'uomo per rimettere ordine.
Se spaccassimo l'amore in quattro troveremmo: complicità, appartenenza, desiderio, ma più di tutto comprensione. Più di ogni altra cosa l'amore è saper vedere il mondo con gli occhi dell'altro.
La leggerezza non è un peccato, e la profondità da sola, non è un pregio. Quello che conta è l'ampiezza d'onda. Puoi anche nuotare in superficie se un attimo dopo sai immergerti negli abissi. La questione è che la maggior parte ristagna nel mezzo. Non riescono a vedere la luce in superficie e non sanno perdersi nelle profondità dell'abisso.