Scritta da: Jean-Paul Malfatti
Il silenzio e l'assenza di parola sono per me come una tortura cinese. Pian piano perforano la mia anima ed il mio cuore, uccidendo le mie speranze senz'alcuna pietà.
Composta martedì 28 dicembre 2010
Il silenzio e l'assenza di parola sono per me come una tortura cinese. Pian piano perforano la mia anima ed il mio cuore, uccidendo le mie speranze senz'alcuna pietà.
Ti penso e mi sento impotente e fragile! Oramai non so più cosa dirti... ti ho sempre detto le solite cose. Ed anche se lo sapessi, non saprei proprio come dirtela in questo momento!
L'opulenza del Vaticano è una prova visibile e palpabile della sua povertà spirituale.
Io non odio le religioni, né i loro dei né i loro santi. Odio sì i modi sordidi, strampalati e ipocriti in cui essi sono usati per ingannare e illudere quelli che, attraverso la fede, cercano la pace o un po' di sollievo dai problemi che li affliggono.
Tutto sarà o sembrerà davvero nuovo solo il giorno in cui smetteremo di invecchiare.
Ogni nuovo anno è pure lo specchio di quello scorso.
Un nuovo anno ci sembra nuovo solo perché non lo conosciamo ancora.
Nonostante il consumismo esasperato, l'opportunismo, la falsità e l'ipocrisia da parte di molti, il Natale è ancora un momento magico ed intenso che ci aiuta a riflettere sulle conclusioni troppo affrettate e sui certi insulti, litigi e sconfitte che potrebbero essere evitati.
Quando ero piccolo avevo paura di Babbo Natale. Oggi è lui che ha paura di me.
Il Natale è per me qualcosa di nostalgico che mi rende tristemente felice ed allo stesso tempo felicemente triste!