Scritta da: Giorgio De Luca
I tuoi silenzi, le mie urla.
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I tuoi silenzi, le mie urla.
Il volto umano non mente mai: è l'unica cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto.
Quando non rifletti... illumini!
C'è un momento della vita in cui si deve smettere di sperare per smettere di soffrire.
Ogni autobus ha tante fermate... non necessariamente bisogna arrivare al capolinea alcune volte è una buona scelta scendere prima!
Guai a voi se vi fate imbambolare da chi vi usa e getta. Chi vi usa, getta e poi vi ricerca deve ritrovarvi completamente biodegradati in nuove felicità o quantomeno in nuove realtà.
Continua a credere alle parole, quelle da cui nasceva una promessa, un sogno, tutto... resta un pugno vuoto. Cosa puoi farne, adesso? Sbatterlo su un tavolo fino a che non ti fa male, o non cede il tavolo. Ma il tavolo non cede.
Ci sono rumori di unghie sui vetri che fanno tenerezza.
Rinfacciare non è certo di buongusto, ma neppure l'ingratitudine è molto raffinata.
Se la vita ci pone delle domande, è obbligatorio rispondere; se ci dà delle risposte, è obbligatorio tacere.