Scritta da: L'auretta XXX
Lei non è fisso? Eppure dalla faccia si direbbe di sì.
Commenta
Lei non è fisso? Eppure dalla faccia si direbbe di sì.
Cu lu parmu e la gnutticatura.
Rendere con gli interessi.
Minchia ti salàru!
Caspita come ti hanno conciato!
Me pare Pascale passaguai.
Me fai fà 'a croce c'a mana smerza.
Mi fai cadere dalle nuvole.
Jarro, il famoso giornalista-buongustaio, diceva: "Per mangiare un tacchino bisogna essere in due: io e il tacchino".
Così, questo mito della caduta è, in contrasto con le intenzioni dello scrittore e del suo Dio, il mito del trionfo dell'uomo: un doppio e tragico trionfo, perché l'uomo ha conquistato la conoscenza, e perché ha avuto il coraggio di pagarla con la morte. Senza volerlo, l'autore della Bibbia ha scritto una pagina degna del mito di Ulisse nell'Inferno di Dante. Nel pessimismo ebraico-cristiano il diritto alla conoscenza si paga con la morte e la dannazione: ma è un diritto che l'uomo si è storicamente acquisito, e che nessuno può togliergli: parola di Dio.
*Was soll dem Esel die Leier?
Che cosa ci sta a fare la lira all'asino?
Negli avvenimenti storici si disegna con la più grande chiarezza la proibizione di gustare i frutti del buon albero. Solo l'attività incosciente è fruttuosa, e l'uomo che sostiene una parte negli avvenimenti storici non ne capisce mai l'importanza.
Il fatalismo è indispensabile nella scienza storica per spiegare gli avvenimenti privi di senso (vale a dire dei quali non comprendiamo il perché).