Scritta da: Leandro Mancino
in Frasi & Aforismi (Vita)
Tu hai tutto questo, una piccola scossa di terremoto nella tua vita non potrà che rafforzare il tutto.
Composta sabato 9 gennaio 2010
Tu hai tutto questo, una piccola scossa di terremoto nella tua vita non potrà che rafforzare il tutto.
Io non ricordo come sono passati gli anni, la vita mi è volava tra le mani come una farfalla che non ne vuole sapere di restare in gabbia.
Ed io l'ho guardata, incantato, battito dopo battito l'ho seguita salire per poi cadere.
E morire.
E di quel volo durato una vita non ricordo i mille attimi uno dietro l'altro né distinguo i colori di quella farfalla da quelli dell'erba e del cielo.
Ricordo però il batticuore per volo precario, le lacrime per la sua morte, la velocità di quegli attimi.
È così che mi capita, sempre, troppo preso a guardare perdendomi i dettagli che poi non sono sempre importanti ma a volte lo sono.
Era tutto un gioco di mondi diversi, di capirmi o meno.
Un po' come binari di un treno che mai si toccheranno, tutti lo sanno, ma nessuno ci pensa mai.
Non si toccheranno, no, a meno che non deragli tutto.
Ma forse è proprio questo che aspettiamo.
Crediamo sempre nella vita degli altri, mai nella nostra.
Crediamo nella loro capacità di farci ridere, di farci vivere, di farci amare.
Se non mi innamoro è colpa degli altri!
Non trovo nessuno che faccia per me!
Se non mi diverto stasera è colpa di questo locale, troppo noioso!
E così via...
Gettiamo sul mondo le nostre colpe, proiettiamo l'immondizia che abbiamo dentro così da restare puliti.
Siamo elastici del dolore, fasce di cuoio che abbracciano massi insostenibili.
Fuori dal dolore saremo pesci a branchie spalancate, lasciati morire facendo boccacce al mondo.
Vivi il mondo perché solo dopo aver rigettato tutto, ma proprio tutto, riuscirai a trovare quel che ne rimane.
Quello che ti piace.
E, trovandosi sola con se stessa, a qualcuno dovrà pure dare la colpa.
Era un gesto d'amore nella gabbia di gesti,
era un cappuccino di mare e persone nell'intervallo della vita.
Il piacere fissa gli atti che lo hanno prodotto, il dolore li elimina.
Strana la vita, passa e ripassa i soliti pezzi come se fosse una radio d'epoca... ed il bello è che non ce ne stanchiamo mai.
È una musica senza tempo, la vita.