Scritta da: monika sefer
Ti odio di un Amore ineguagliabile.
Composta venerdì 27 giugno 2008
dal libro "La Strega di Edimburgo" di Monika Sefer
Ti odio di un Amore ineguagliabile.
Dovremmo imparare a sorridere ogni mattina...
Dovremmo alzarci dal letto, pensando che quel giorno può essere un giorno perfetto.
Non importa se piove... non importa se non ti va... non importano i se e i perché...
l'importante è che provi a sorridere, anche quando ti sembra inutile.
Non si sa mai che qualcuno potrebbe innamorarsi del tuo sorriso!
Ho eliminato diverse persone dalla mia vita...
Persone che credevo essenziali per me, persone fatte di mille promesse e neanche un'azione. E più passa il tempo e più mi accorgo di aver soltanto preso la decisione migliore.
E poi ci sono quelle persone belle da morire... Non belle in senso fisico... belle e basta... Belle perché quando sorridono illuminano ciò che le circonda... Belle perché il suono della loro voce riempie l'aria... Belle perché con un gesto ti rendono felice, belle perché fanno parte di te e ti rendono migliore...
Mi ero simpatico perché io, quello lì nello specchio, lo sapevo cosa aveva passato nella vita. Sofferenza, pianti, dolori, silenzi, gioie, risate. E anche se non era perfetto, non potevo che volergli bene, tutto sommato.
Possiamo perdonare un bambino che ha paura del buio.
La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce.
Non est quod timeas ne operam perdideris, si tibi didicisti.
Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso.
Io non pretendo di sapere cosa sia l'amore per tutti, ma posso dirvi che cosa è per me: l'amore è sapere tutto su qualcuno, e avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona. L'amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le cose che ci potrebbero far vergognare. L'amore è sentirsi a proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel qualcuno entra in una stanza e ti sorride.
Se non ti piace come sono le cose, cambiale! Non sei un albero.
Col tempo si dimentica perfino la paura di calpestare le righe tra le piastrelle.