Non sapete il digiuno che preferisco? Desistere dalle inique trame, sciogliere i vincoli del giogo, mandare liberi gli oppressi, spezzare ogni giogo, dividere il tuo pane con l'affamato, ospitare il misero senza ricovero, vedere uno ignudo e vestirlo, e non sottrarsi davanti al tuo fratello bisognoso. Allora la tua luce spunterà come l'aurora e le tue ferite ben presto guariranno, la tua giustizia ti camminerà davanti e dietro a te la gloria del Signore.
Io impazzisco per i brandelli di umanità ferita, più son feriti, più maltrattati, più di nessun conto agli occhi del mondo, più io li amo. Questo non è un merito, è un esigenza della mia natura.
Siamo nati e un giorno moriremo. In mezzo c'è la vita. Il mistero del quale nessuno ha la chiave. Siamo nelle mani di Dio e se chiama dobbiamo andare. So che l'opinione pubblica non è del mio parere, se non dovessimo più ritornare sarebbero in tanti a dire: "Chi glielo ha fatto fare?" Una cosa è certa, chi non vive la montagna non lo saprà mai! La montagna chiama!
Questo immenso spettacolo è eterno. C'è sempre un sole che sorge da qualche parte; la rugiada non asciuga mai tutta in un momento; c'è sempre pioggia che cade; c'è sempre vapore che sale. Albe eterne, tramonti eterni, eterne aurore e crepuscoli, sul mare su terre e isole, ciascuno a suo tempo, mentre la tonda Terra gira.
Padre ti prego aiutami ad accettare i miei limiti, a saper gioire per le vittorie dei miei amici. Fa' che non dimentichi mai che ci sono altri traguardi nella vita...