Scritta da: Marco Giannetti
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Dobbiamo gridarle sempre le nostre ragioni; sarà perché viviamo in una società di finti sordi o che le persone non sanno più sussurrare.
Commenta
Dobbiamo gridarle sempre le nostre ragioni; sarà perché viviamo in una società di finti sordi o che le persone non sanno più sussurrare.
Ricorda... chi si appresta al giusto è colui che non chiede ricevuta.
Meglio diventar poveri che arricchire gli altri di ipocrite parvenze.
Come può essere triste la condizione umana quando c'è l'amore e come può essere banale se non c'è...
Sì, una desolata panchina accoglie avidamente il mio corpo come a voler sottrarre il calore che lo ha invaso e non accarezzato... il piacere di una sigaretta, illusione di diletto, cerco di sfuggire dai punzecchi della pioggia che, agile e prepotente schiva le fronde di un triste pino.
Mi sono chiesto da sempre perché funesto appare il luogo dei pini, forse a voler celare il vento che, sempre sfigura ogni tormento, ma in paradiso non c'è condizione se non l'umana commiserazione di buoni e cattivi lì giunti per miseri destini.
C'è un sottile filo che viene percorso da tutte le nostre emozioni. Noi siamo agli estremi e inizialmente ne curiamo il suono e le note. Avviene che non ascoltiamo più la melodia che esso diffonde e per non cura, lo tiriamo forte, a volerlo spezzare e lo lasciamo scucire senza rammendarne lo strappo.
A te parlo con slancio perché troppo esile è il confine che separa il frastuono della gente tra le tante parole che non sopporta il vento, perché il vero parlare è come l'aria pulita... Si lascia respirare senza affanni e ti fa sospirare con amore.
La tristezza si sveglia prima di me, non si fa trovare impreparata e mi fa la sua accorta accoglienza; non la scaccio via, la tengo buona perché non chiami a sé le sue compagne a far festa del mio animo.
La guerra non è mai giusta, la pace sì.
Di te ho fatto un amico fedele, a te ho affidato le mie nudità, nel corpo e nella mente. Ti ho creduto mite e riservato, ti ho lasciato accarezzare ogni mio neo, che tu hai reso pregio. In te ho cercato la sincerità e di riflesso di te mi sono fidato, senza ombre. Mi sentivo bello, almeno dentro. Qualcosa è cambiato cuore mio, il tempo ti rivela freddo e indifferente, e del mio disagio non ascolti la preghiera, di te non muti l'indifferenza. Generosità e amore non sono più in te. Il tempo ha cancellato i tuoi battiti. Lascio nascosti mente e anima, affinché tu non possa cuore mio, distruggerli nel tempo.