Scritta da: Maria De Benedictis
Il più ignorante di tutti è colui che crede di sapere tutto.
Composta mercoledì 17 ottobre 2012
Il più ignorante di tutti è colui che crede di sapere tutto.
Il tempo scrive lento la nostra storia, il destino l'ha già fatto!
Chi si affanna per essere importante per le persone che ama è un uomo che sa quello che fa, prima di sapere quello che vuole!
Amare non è pretendere amore, ma donarlo senza fine.
Non ha sesso né colore, non ha età né misura che lo possa quantificare, ma tante sono le sue forme, infinite le espressioni! È come l'amore, nessuno può veramente definire il dolore!
L'amore è come una perla preziosa in fondo al mare, spesso si annega prima di afferrarla.
Non sempre ciò che desideriamo è a portata di mano. Non sarebbe meglio accontentarsi nel frattempo, piuttosto che crogiolarsi senza risultato e magari senza ottenere mai nulla? Spesso le cose arrivano da sole quando meno te lo aspetti.
Mio figlio stava male, pensavo che il mio grande dolore fosse l'unico ed ho scoperto che in tanti lo condividevano con me!
Mio figlio stava morendo, pensavo di morire ed ho scoperto che si continua a vivere per lottare!
Mio figlio è guarito, penso di essere rinata due volte ed ho imparato che questa gioia devo condividerla con e per chi non ne ha potuto godere.
Certe cose non si dimenticano mai, specialmente nel dolore e nella delusione, piuttosto si assopiscono prendendo forme diverse, altrimenti crescono dentro per poi colpire senza pensare, come forza eruttante di vulcano, mietendo vittime innocenti, fino a consumarsi inesorabilmente, sbagliando e lasciando che tutt'intorno ricresca ancora più forte sulle sue macerie ormai rimaste, di tutta quella prepotente rabbia, dal soprannome: solitudine!
Quello sguardo pieno d'odio.Commenta
Quelle parole dure, volgari.
Quei gesti veloci e nevrotici.
Come ti potrò mai perdonare!
Stavolta mi hai fatto davvero male.