Scritta da: Marianna Mansueto
L'odore del suo sangue mi sommerse come un'onda impetuosa, fino a farmi girare la testa, completamente ubriaco di quel profumo.
dal libro "Vampire Knight" di Matsuri Hino
L'odore del suo sangue mi sommerse come un'onda impetuosa, fino a farmi girare la testa, completamente ubriaco di quel profumo.
Era quello l'amore, quello che provava in quel momento, quell'ansia palpitante, quella sete inestinguibile di lei, quella pace profonda dell'animo e nello stesso tempo quell'inquietudine incontrollabile, quella felicità e quella paura. Era quello l'amore di cui parlavano i poeti, Dio invincibile e spietato, forza ineluttabile, delirio della mente e dei sensi, unica possibile felicità.
Ho cavalcato notte e giorno per poterlo raggiungere e non lo lascerò un solo istante finché sarà vivo.
Continuo a invidiare Achille che ebbe un Omero a cantare le sue imprese.
Con uguale forza il tuo viso è impresso nella memoria di Alexandros.
È perseguitato dal ricordo di una donna che non potrà più avere.
- La tua lingua taglia più che una spada.
- È perché io non ho alcuna spada.
Quando alzai lo sguardo, vidi che mi osservava mangiare, come aveva fatto tante volte in passato, e dalla sua espressione capii che nemmeno lui mi aveva sostituita.
Io me n'ero andata senza salutare, senza nemmeno dirgli che ero incinta. Nel frattempo, lui mi aveva costruito una casa, senza sapere se e quando sarei tornata.
Monterai la guardia a questa rupe del tuo dolore, ritto contro di essa, privato del sonno, senza piegare le membra, poiché non conosce pietà il cuore di Zeus: aspro è chiunque da poco tempo abbia assaggiato il potere.