Frasi inserite da Marianna Mansueto

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Scritta da: Marianna Mansueto
Quando stai male, quando vedi nero, quando non hai futuro, quando non hai niente da perdere, quando... ogni istante è un peso immenso. Insostenibile. E sbuffi in continuazione. E vorresti in tutti i modi liberartene. In qualsiasi modo. Nel più semplice, nel più vigliacco, senza rimandare a domani di nuovo questo pensiero: lei non c'è. Non c'è più.
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    Scritta da: Marianna Mansueto
    Qualche volta tu e i tuoi amici attraversate a piedi l'isolato e vi interrate in quel pub all'angolo, quel budello fumoso sotto il livello della strada. Ho infilato gli occhi, una volta, dall'alto, dentro una di quelle finestre basse sul marciapiede, vi ho visti ridere, abbracciarvi, schiacciare le cicche nei posacenere. Ero un cinquantacinquenne elegante e solo a spasso nella notte e voi eravate lì in basso oltre quelle finestrelle con le grate dove i canisi fermano a odorare, eravate così giovani, così serrati. Siete bellissimi, Angela, volevo dirtelo. Bellissimi. Vi ho spiati, vergognandomi quasi, con la stessa curiosità con cui un vecchio guarderebbe un bambino che scarta un dono. Sì, vi ho visti scartare la vita, là sotto, in quel pub denso di fumo.
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      Ma io, che non sono fatto per spassi,
      nè per la corte di specchi amorosi,
      io, che sono di rozzo conio e senza maestà d'amore per pavoneggiarmi
      con impudiche ninfe sculettanti,
      io, che sono amputato d'armonia,
      frodato di fatezze da Natura,
      deformato, non finito, spedito
      prima della mia ora al vivo mondo
      messo su a malapena per metà,
      e in modo cos'storpio e fuori tono
      che se gli arranco accanto i cani stessi mi abbaiano contro -
      perdio, io, in mezzo ai pifferi di pace
      non ho altro gusto per passare il tempo
      che spiare la mia ombra sotto il sole
      e cantarmi la mia deformità,
      E così, non potendo far l'amante
      in questi giorni di bell'eloquio,
      io decido di essere malvagio
      e odiare questi inutili diletti.
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