Come faccio ad avere delle certezze, se non sono sicura di niente?
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Come faccio ad avere delle certezze, se non sono sicura di niente?
Forse uno degli errori più grandi è stato attendere, attendere un segno, un gesto, che non è mai arrivato se non nell'immaginazione, o di aver "colto" segni che non ci sono mai stati e aver dato un peso eccessivo ad un amico per poi comprendere che amico non è mai stato. Ma ho errato ancora credendo che al "dono" della seconda opportunità avrebbe saputo rimediare e comprendere che era l'ultima occasione.
Non mi faccio troppe domande: non ho le risposte e detesto rimanere nel dubbio.
È veramente possibile amare qualcuno a distanza che non sia ne genitore, ne figlio ne, amico del cuore?
Quando stai male niente ha più un significato.
Si può amare qualcuno dopo un solo giorno così come si può non farlo dopo anni.
I volti nelle strade.
Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.
Le vetrine colorate, occhi curiosi che si soffermano su luci ormai intermittenti.
Basta guardarsi intorno e percepisci in una anziana signora vestita di stracci il suo dolore che all'angolo di una strada tende la mano.
Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.
Solitudine.
Anche in sorriso breve, o nel banco, la donna chiama offrendo la merce ad un buon prezzo, lo avverti.
Solitudine.
Come una torre altera all'orizzonte su un deserto battuto dal vento. Solitudine.
Al centro di tutto questo tra mille suoni e vociare di persone ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
Io ho quel che ho donato.
Siamo gli attori ingenui su una scena di un palcoscenico misterioso e immenso.
La vera felicità non si descrive, si sente.