Così abbasso gli occhi e senza dire una parola... mi volto e tu vai via!
Composta giovedì 25 novembre 2010
Così abbasso gli occhi e senza dire una parola... mi volto e tu vai via!
Le donne ti chiedono di diventare un principe azzurro e di trattarle come principesse, ma dopo poco, una volta diventata principessa ti trattano come un servo senza ricordarsi quello che realmente eri.
Toglimi l'istinto che non ti appartiene, lascia libere le mie mani di afferrare il tuo ricordo che è in me, togli il tuo pensiero da occhi che non ti appartengono, da occhi che non sanno più piangere e più desiderare, da occhi aridi di ogni orizzonte che non sia il tuo viso.
Mi sveglio sudata, il lenzuolo sul viso, il lenzuolo che conserva il tuo profumo, profumo di un amore bruciato da notti passate a sognare.
Il miglior modo per dire addio è non dirlo affatto.
E il miglior ricordo che ci si può portare via è il ricordo di un giorno qualsiasi.
Voltati, rassegnati, fuggi via con me
anima
lascia i tuoi torpori cessino
e l'amarezza ai sogni
vivi il presente come nettere
di un fiore appena nato.
Nel momento in cui la notte cede il posto al giorno che nasce, nella confusione di voci sovrapposte trovo il silenzio, o in cui il termometro non misura più la temperatura ma solo il calore del cuore che batte, quello è il momento dove aprendo gli occhi mi accorgo che non mi sarai più accanto.
Cammini a ritroso nei sentimenti fino a sparire
vattene
non voltarti
chiudi la porta alle tue spalle
ma perché non giri la chiave nella serratura
cos'è quello spiraglio di angoli di luce socchiusi.
È illusione pensare di perdere l 'amore come se si trattasse di un sudore o una parola nel vento. Qualcosa resta sempre nella memoria delle cellule, in un circuito virtuoso di neuroni, in un gesto la cui matrice è altrove. Possiamo dire di aver amato e perso ma non "ci siamo lasciati".
Ho visto i tuoi occhi e mi sono innamorato: erano limpidi come l'acqua,
li ho visti lanciare fulmini in silenzio e mi sono pentito
li ho visti pieni di tristezza e ti ho lasciato
risolatteblu.
Avevamo ancora tanto da dire. Tante frasi ripetute mille volte, tanti "aspetta" e "mi dispiace" forse troppo consumati. Tante parole che ci avrebbero ucciso o fatto rialzare. Ma nessuno dei due parlò. Ci fissammo negli occhi, senza dire una parola entrambi capimmo che per dire addio non servivano frasi, erano bastati i silenzi che nessuno aveva cercato di rompere, per tutto quel tempo. Nessuno voleva parlare perché quell'unica parola, quelle 5 lettere ci avrebbero distrutti. Feci un respiro profondo, lo guardai ancora più nel profondo, oltre i suoi occhi verdi. "Addio", e me ne andai.