Scritta da: MaryRosa Amico
Siamo un popolo forte e ne usciremo. Ma non saremo più quelli di ieri.
Composta sabato 4 aprile 2020
Siamo un popolo forte e ne usciremo. Ma non saremo più quelli di ieri.
Ci sarà tempo per puntare il dito contro chi ha sbagliato. Ora è tempo di unione all'unisono. L'arma che attualmente disponiamo contro il nemico è restare a casa. L'unica salvezza per rimediare alla distruzione di massa e uscirne vincitori. Se tutto andrà bene, lo leggeremo sui libri di storia.
Sono rimasti in silenzio gli occhi. Gli sguardi sono muti, non parlano più. Quante storie ci ho letto dentro, ora chiusi e vuoti. A volte mi hanno fatto arrabbiare ed altre volte, emozionare. Ho visto occhi come fiumi in piena andare via lentamente e affogare silenziosamente.
Un silenzio assordante, violentato dalla sirene di una ambulanza. Quando tutto questo finirà? Ci accorgiamo di quanto era bella la nostra normalità, quando ci sfugge dalle mani che ora non possono stringersi, non più.
Se ci fosse anche una sola possibilità, fai in mondo che non debba mai più mancarti la libertà. Diamo più valore e apprezziamo ogni singola giornata, anche quando non è bella e tutto sembra fuori posto. Smettiamola di rimandare la vita a dopo. Dopo c'è solo il rimpianto. Ieri è passato e il futuro è incerto. Dobbiamo vivere ora e dare il meglio che abbiamo. All'infinito.
Fu necessario alzare il volume del silenzio. Perché si sentisse forte il battito del cuore. Che fu per me, la più bella musica mai sentita, nell'assoluto silenzio del quartiere.
La nostra Italia è una bella donna con tacco dodici, vestita del suo bel tricolore.
Ci vuole calma di questi tempi, soprattutto quando la paura prende il sopravvento e ti scuote dentro. Respira e prendi coraggio... che ogni cosa sia fatta al momento giusto. Riordina la mente, dove c'è l'ordine, lì c'è pace dell'anima.
Quanta fragilità c'è nella gente, quando indossa le proprie paure, con dignità.
Il mio unico desiderio, quando torneremo è che tutti abbiano apprezzato ogni battito, ogni respiro di questa nostra vita. Fummo stati creati dal Dio padre nostro, che adesso pregate e invocate, ma che avete offeso, imprecato il suo nome, più e più volte. Torniamo alle origini. Torniamo umani.