Scritta da: Fabio Marinaro
C'è una parte di me, che ho scelto, e quella sei te; la parte più bella che c'è.
Composta venerdì 20 marzo 2015
C'è una parte di me, che ho scelto, e quella sei te; la parte più bella che c'è.
A me piace pensarla così: la gente che se ne va dalla mia vita, sta facendo posto a quelli che vi resteranno per sempre.
La dolcezza di uno sguardo complice e pieno di passione ha un prezzo inestimabile, quello dell'amore.
Chissà se un giorno riuscirai ancora a ricordare come cambiava di colpo il mio sguardo, quando guardavo te. Avevo gli occhi intrisi di quella voglia disperata di chi voleva te sopra ogni cosa. Nessuno ti guarderà mai più così. In tanti altri modi magari sì, ma mai più così.
Non c'è discorso più bello di due sguardi che si continuano a sfiorare con gli occhi.
Il bello è che qualunque recita, seppure fatta alla perfezione, non dura in eterno. Prima o poi, qualcosa accade, la maschera non puoi portarla tutta la vita.
Un uomo che non apprezza la propria donna non è degno di averla accanto.
Un uomo che non ha commesso grandi errori non ha mai fatto nulla di significativo.
Troppo facile dire che "uomini veri" non ce ne sono più, come se di "vere donne" ce ne fossero ancora in abbondanza. Molti uomini avranno perso i valori, la voglia di corteggiare, il gusto di amare una sola donna, ma molte donne non sanno più cosa sia la dignità, il buon senso e la serietà. Uomini superficiali, ma altrettante donne facili e leggere. Questo è il mondo di oggi, dove in pochi si salvano, che siano uomini o donne non conta. Ciò che manca è la serietà e i valori.
Non era un uomo per tutte. Non sapeva che farsene di una storia banale, di sesso e basta. Cercava coinvolgimento, complicità, attrazione mentale e non soltanto fisica. Era un uomo che amava le donne, ma, delle sole femmine, non sapeva che farsene.