Sentirsi soli è un male comune... ma spesso nella solitudine ci si accorge che il cuore riesce a percepire quello che prima rimaneva frastornato da troppe inutili presenze e anche una sola piccola emozione riesce a far vibrare il tuo animo e gioire nel profondo.
E anche stasera la stessa, identica domanda a te, luna, " perché costruire un sogno costa tanta fatica, e la fatica più grande è quando dobbiamo demolirlo?
Mi chiedo: quando sai di poter avere tutta la torta e ti ritrovi solo briciole da racimolare è una questione di dieta imposta o solo l'ennesima beffa della vita? E il dilemma si ripresenta.
E tutto in un banale casuale incontro, le parole hanno viaggiato sui binari di un silenzioso dialogo, gli sguardi si sono attraversati l'anima, i sorrisi sono arrivati diretti al cuore, e in quei silenzi carichi di significato più di una promessa, la certezza che niente era più come prima!
Solo quando un amore ha il potere di cancellare ogni traccia del passato, di far desiderare in ogni attimo del presente e del futuro di poter scrivere insieme un nuovo che sappia del noi, di far nascere quel qualcosa di unico che fa scattare quella magia che non teme usura, si può toccare con mano cosa vuol dire "autenticità".
Il nostro un incontro casuale, non sapevo chi fossi, ne come la pensavi, e in te ho riconosciuto me, ho scoperto con te la gioia delle piccole insignificanti cose, la bellezza dei silenzi carichi di significati, il coraggio di raccontarsi sapendo di essere ascoltati, la certezza di averti al mio fianco e di essere al tuo fianco, ed ho finalmente apprezzato quella felicità che non è un punto d'arrivo ma un percorso nella nostra vita dove la strada l'abbiamo tracciata noi!
Nessuno ci può togliere i momenti di felicità, viviamoli totalmente, quelli meno belli son dietro l'angolo e anche quelli nessuno ce li può evitare.
E quando non ti aspetti più nulla e sei senza difese l'inatteso arriva a confermare che ogni cosa ha un perché un quando un dove e un come, nulla è definito ne definitivo!
Quando arriva il dolore non lo riconosci subito, indossa vesti strane, si cela dietro un sorriso, non lo senti fino a quando ti trapassa l'anima. Impotente ne vivi l'invasione che, attraversandola, lacera pezzo dopo pezzo ogni angolo del tuo dentro, impadronendosi del suo sostrato, ibernando ogni piccola fibra che potrebbe reagire... e li devi vivere tutti gli stadi del dolore, arrivare al fondo, sentirti annientata, chiuderti al mondo. E poi... poi ti guardi senza nascondere gli strappi, ti parli senza paura di sentirti ferita, ti tendi la mano per aiutarti a rialzarti, e non c'è tristezza, non c'è emozione, c'è consapevolezza cruda del prima, del durante, e del dopo, ora, adesso.... sei una tavola bianca su cui ricominciare a scrivere la storia della tua vita prendendo dalla profondità di quegli squarci la distanza da ciò che non può più appartenerti, da ciò che dietro un sorriso può nascondere un dolore indiretto, subdolo, inatteso!
Setacciando nel fiume aurifero dell'amicizia solo poche ma autentiche pepite, non brillano, non luccicano, non riflettono ma lasciano nel cuore quel segno inconfondibile della loro autenticità.