Scritta da: Claudio Rendina
Se tremi per l'indignazione davanti alle ingiustizie, allora sei mio fratello.
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Se tremi per l'indignazione davanti alle ingiustizie, allora sei mio fratello.
Molte volte viviamo in disordini creati dai nostri pensieri. Viviamo in disordini che non ci appartengono, che non ci lasciano vivere, che ci opprimono. Tutto inizia quando i discorsi finiscono, quando le attenzioni mancano. Quando l'amore sparisce o finisce ed i silenzi diventano scudo che non ci protegge ma ci distrugge. Viviamo guardando incessantemente al passato, quando invece basterebbe ridare poesia al nostro cuore, basterebbe fregarsene e pensare a noi, alle nostre forze alle nostre e uniche emozioni e proseguire.
Non sei da accordare, devi solo trovare chi ascolta la tua melodia.
Tristezza, solitudine, rabbia. Quasi tutte le canzoni che mi piacciono ne parlano. Suonandole è come se affrontassi quei mostri, soprattutto quando non riesci neanche a dare loro un nome. Poi, però, finita la musica, quelle cose restano lì. Certo, magari adesso le sai riconoscere meglio, ma nessuno le ha magicamente spazzate via.
La musica è espressione di libertà perché ogni nota possiede un cuore che vola verso l'infinito.
Le persone più importanti fanno venire in mente canzoni. Le persone più importanti sono musicali.
Nella vita tutto attorno a te può diventare musica: diventa musica la ristata complice di un amico. Diventa musica il sorriso di un figlio o di chi ami. Diventa musica il pianto e il dolore delle persone a te care. Diventa musica il grido disperato di una persona ferita. E come ogni musica che si ascolta può far sorridere e può far piangere.
Portati nel cuore le persone che davvero contano. Lasciale invadere il tuo essere di tutto ciò che di buono e bello sanno donarti. Non rimpiangere mai niente e vivi sempre al massimo il tuo tempo con loro. Il tempo speso meglio è proprio quello dedicato alle persone che ti amano e che ami in modo vero, pulito e sincero.
Il sorriso amico di qualcuno che sa capirti e ascoltarti è quel qualcosa che ti potrà servire ogni volta che ti sentirai perso. Il suo "esserci" sarà di più, molto di più di tante inutili parole, perché quello che resta fondamentale in ogni rapporto non sono le parole ma "dimostrare"!
Io non sono capace di dimenticare ciò che mi viene fatto. Non sono capace di ricostruire un'amicizia sulle basi della convenienza. Io non solo non dimentico, ma traggo da tutto questo il meglio per migliorare me stessa/o. Io credo nei rapporti veri solidi. Quelli dove si discute anche, ci si confronta, ma poi si riparte più uniti di prima perché anche nel confronto alla base c'è onestà, sincerità e rispetto dell'amicizia che ci lega.