Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
"Ciao, come stai?" Non sarebbe poi così banale se qualcuno fosse addirittura interessato alla risposta.
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"Ciao, come stai?" Non sarebbe poi così banale se qualcuno fosse addirittura interessato alla risposta.
Scrivo per non urlare, per non far rumore, una penna che sanguina senza dolore, un foglio privato del suo candore, un'inquietudine nuda dinanzi al lettore, perché il silenzio è l'unica via per ascoltare.
Prima di chiederti se ci sia vita dopo la morte, domandati se ci sia vita nel tuo presente.
Io allevo tarli nel cassetto affinché i miei sogni possano venirne fuori.
Ciò che non è alla portata degli occhi lo si può raggiungere chiudendoli, perché l'immaginazione ha costante fame di buio. Ed io, immaginando, ho viaggiato, amato, costruito e delle volte persino vissuto.
Il peggio di me è il mio lato migliore.
Più alzi muri, più mi fai venire voglia di scavalcarli.
Umani, se siete per strada e necessitate di aiuto, provate ad abbaiare.
Cerco riparo dal tempo, ritaglio scampoli d'incanto, alzo il volume di questo silenzio.
Vorrei cambiare sempre per scelta, non per necessità.