Scritta da: Il Gufo
Ho perso quella riservatezza che mi caratterizzava. Forse è solo il periodo, forse la primavera. O forse è solo l'ennesima eco del mio corpo che cade nel baratro.
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Ho perso quella riservatezza che mi caratterizzava. Forse è solo il periodo, forse la primavera. O forse è solo l'ennesima eco del mio corpo che cade nel baratro.
Che cosa dovrei fare? Continua a chiedermi consigli, tutti quanti mi chiedono consigli. Ormai è da troppo tempo che non ne ricevo uno. Forse è per questo che intorno a me non c'è qualcosa per cui valga davvero la pena combattere.
Siamo nati in un mondo dominato da essere incapaci di ascoltare.
Nel caotico vivere contemporaneo, abbiamo dimenticato l'importanza del silenzio.
Alcuni non capiscono che sono le piccole cose a riempire la vita delle persone che vivono unicamente per loro stesse.
Stare soli con se stessi è un enorme dramma, se si è persone noiose.
Scorgere il volto dei poeti e scoprire che la bellezza dei loro versi non è riflessa nei lineamenti del loro viso è per me una sofferenza troppo grande da sopportare, nonostante tale contrasto, riflesso del caos che domina la vita, sia incredibilmente affascinante.
In pochi sanno che non c'è desiderio più grande, nel cuore di un ateo, dello scoprire che Dio esista; così come per il nichilista non c'è desiderio più grande dello scoprire che la vita abbia un significato. Purtroppo, sono entrambi destinati alla delusione.
Tutti mentono, al mondo e a se stessi. La differenza tra gli ignoranti e gli acculturati è che le menzogne dei primi sono semplici e facilmente smontabili, quelle dei secondi invece sono infinitamente più complicate. Dunque cambia solo la forma. Il contenuto è il medesimo.
La consapevolezza che, nel momento in cui si comprende ciò che si desidera, si capisce anche che non lo si potrà mai avere.