Scritta da: Patrizia Luzi
Per comprendere che di fronte alla morte siamo tutti uguali, ci mancava il virus pandemico arrivato dalla Cina.
Composta lunedì 11 maggio 2020
Per comprendere che di fronte alla morte siamo tutti uguali, ci mancava il virus pandemico arrivato dalla Cina.
Le difficoltà, le paure, gli ostacoli, l'ansia, sono strumenti necessari per affrontare e combattere con più coraggio i nostri limiti.
Se il mondo fosse stato un computer, sarebbe bastato un click per cancellare il virus.
Con il virus letale abbiamo capito tutti che la vita può cambiare all'improvviso e che al cospetto della morte siamo tutti uguali.
Dopo tutto questo pandemonio, niente sarà più come prima, il virus ha cambiato il nostro modo di vivere dall'inizio alla fine e anche se ci vorrà del tempo per tornare ad una parvenza di normalità, uniti ce la faremo.
Grazie agli infermieri e a tutti i sanitari che hanno curato con spirito di sacrificio i malati di coronavirus, dando conforto e forza anche solo con piccoli gesti e con l'espressione degli occhi, perché coperti dalle mascherine. Siete nel cuore di tutti noi.
Piuttosto che programmare, preferisco inventare le mie giornate.
Una cosa che ascolto volentieri, anche se a volte può essere molto rumoroso, è il silenzio.
Quando accumuli tante delusioni inizi a non fidarti più di nessuno.
La vera forza del genere umano è che, in situazioni di emergenza, ha la spiccata peculiarità di adattarsi subito ai cambiamenti.