Scritta da: Staff PensieriParole
Pubblicata prima del 01/06/2004
Una società di persone che non sognano non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane.
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Una società di persone che non sognano non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane.
Toccarsi e sentire la vita scorrere in punta di dita.
L'amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci.
Poi avevo un altro problema. Per me alzarmi dal letto era un'impresa. Non mi sarei alzato mai, per me. Si, non potevo soffrire d'alzarmi alla mattina. Significava rientrare nella vita e, dopo che hai passato una notte a dormire e ti sei costruito una specie di nicchia privata nel sonno, non ti va di ricominciare.
Ero dotato, sono dotato. A volte mi guardo le mani e mi rendo conto che sarei potuto diventare un grande pianista o qualcosa del genere. Ma che cosa hanno fatto, le mie mani? Mi hanno grattato le palle, hanno scritto assegni, hanno allacciato le scarpe, hanno tirato la catena del water ecc. Ho sprecato le mani. E la testa.
La morte non conta un cazzo quando ti serve un posto per dormire.
Se mai dovessi parlare di amore e di stelle, uccidetemi.
C'era tanta tristezza in tutto, anche quando le cose funzionavano.
Siamo circondati da morti, che ricoprono ruoli di potere perché per ottenere questo potere è necessario che essi muoiano. I morti sono facili da trovare, sono tutti intorno a noi; il difficile è trovare i vivi.
Che tristezza. È triste, per davvero, che campiamo tutti quanti come idioti, e alla fine moriamo.