Scritta da: Rossella Porro
Ci sono due tipi di sciocchi, quelli che assecondano la loro natura ottusa, e di questi ne ho pena, e quelli che ritenendosi dei geni seguono gli ottusi, di questi ho timore.
Composta sabato 27 agosto 2016
Ci sono due tipi di sciocchi, quelli che assecondano la loro natura ottusa, e di questi ne ho pena, e quelli che ritenendosi dei geni seguono gli ottusi, di questi ho timore.
Molti provavano una gran mestizia pensando che distanza e quanto contrasto esistessero tra la loro vita e i loro istinti, e che la loro vita anzi che una danza, era un faticoso ansare sotto un peso grave, un peso che, in fondo essi soli si erano imposto.
Spesso la vita è una perfida maestra: le migliori lezioni le impartisce bacchettandoti e non concede mai ripetizioni.
Avete mai visto un giardiniere che prende a scudisciate i suoi alberi e a frustate i suoi fiori più belli? Allora perché credete alla favola: ti tratto male perché ci tengo a te?
Ai fantasiosi tessitori di trame inesistenti, ogni spiegazione è solo un ulteriore intreccio da districare.
Alla fine ciò che resta è la comprensione, solo essa dà pace.
Usiamo spesso in amore l'espressione "non mi merita", ma l'amore non lo si merita, non lo si guadagna, non basta fare tutto quello che si crede di dover fare per essere amati, o si è amati oppure no, e quando si è amati lo si è indipendentemente dai nostri meriti o da quelli di chi ci ama, e quando non si è amati lo si è indipendentemente dai nostri demeriti o da quelli di chi non ci ama, ma spesso ci raccontiamo la favola del "non mi merita" ed è solo un palliativo per curare la delusione.
Le parole non le porta via il vento, esse s'insinuano lentamente sottopelle, lasciando solchi indelebili che riaffiorano quando meno te lo aspetti. Una volta usate senza criterio, come arma per ferire, non si può pretendere che l'offeso come niente dimentichi, e pur lacerato dentro torni a mostrarci il fianco senza difese. Si può perdonare l'offesa, si può perdonare l'offensore, ma la fiducia, la stima non hanno più dimora in un'anima offesa.
L'amore alle volte è solo possesso ed egoismo: l'amore che non ottiene l'oggetto del desiderio mostra il lato meschino dell'animo umano, prima decanta le lodi dell'oggetto bramato, ma non appena si accorge di non poterlo avere ecco che le lodi lasciano il posto agli insulti peggiori. La colpa? Non ricambiare l'amore. Se Dante, Petrarca fossero stati così meschini oggi leggeremmo raccolte di insulti in rima per Beatrice e Laura.
Tutti a consolare le lacrime del coccodrillo ignorando i figli che si è divorato: che tempi!