Scritta da: Rosy Zangala
in Frasi & Aforismi (Vita)
Non sono né gli anni né i giorni a farci vivere a lungo, ma l'animo.
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Non sono né gli anni né i giorni a farci vivere a lungo, ma l'animo.
Capita che un agire ponderato conti più di un pensare assennato.
Godi del presente, non dipendere dal passato.
Quando nelle tue parole c'è l'amarezza di cosa poteva essere.
Quando nel tuo sguardo c'è il dolore di chi crede che non è così che doveva andare.
Allora fermati, perché quello non sei tu.
Guardati allo specchio e metti un sorriso sul tuo volto, perché sei tu che mi hai insegnato che la vita va vissuta, no rimpianta.
Sorridi e non dimenticare mai quello che è stato, perché nel bene o nel male, grazie a quello sei la persona di oggi: nel bene e nel male.
Nel giorno della rinascita, prendi il tuo zaino e riempilo dei tuoi momenti brutti e belli insieme: perché quelli sono la vita.
Prendi i tuoi sogni e la tua realtà: perché di quelli non puoi farne a meno.
Prendi le tue vittorie e le tue sconfitte: perché quelle ti indicheranno la strada.
Ma controlla bene, guarda in fondo, prima di partire devi essere sicuro di portare con te la cosa più importante, il sorriso: perché solo tenendolo sempre a portata di mano, il tuo sarà un grande viaggio.
Il mio quadro preferito non è quello dove in un tramonto il cielo si colora di un rosso vivo, o dove la notte buia avvolge tutto nelle sue tenebre, ma quello che raffigura il giorno con la luce dei tuoi pensieri e la serenità e la comprensione delle tue parole.
Ci si nasconde dietro parole scritte forse perché non riusciamo ad essere onesti neanche con noi stessi.
Siamo bravi ad accusare, siamo bravi a fare i moralisti, siamo tutti con alti valori e paladini della sincerità. Tutto questo solo con la complicità di un foglio e di una penna.
Ma poi come siamo realmente con i nostri amici ed i nostri cari. Ci celiamo dietro scuse banali, falsi sorrisi, giustificazioni e non riusciamo a dire veramente quello che pensiamo e proviamo.
Spesso la vita ci crea tante incertezze, tanti dubbi, tanti bivi, chi sei tu per giudicare e per attaccarmi, tu che non sai cosa c'è dentro il mio cuore, la confusione che io provo e che non mi fa dormire.
Mi punti il dito contro, mi critichi, ma non capisci che il mio cuore sanguina e che magari anche io sono delusa di me stessa, la donna forte che ero una volta non esiste più ha lasciato il posto ad un'altra fragile, incerta, perplessa su tutto quello che reputava un punto fermo e sicuro della sua vita.
Ma tutto questo non l'ho voluto io, è arrivato inaspettatamente, ha sconvolto tutta la mia vita, e non sò se dire grazie perché è arrivato, o mannaggia ma perché è arrivato?, però non voglio rinunciarci mi è troppo caro per poterlo perdere, sarei disposta a tenerlo in qualunque forma mi fosse proposto.
Sai cosa mi rimane? Mi rimane solo un triste sorriso.
È facile sentenziare, e allora se sei così bravo, spiegami, spiegami come mi debbo comportare, spiegami perché il mio cuore è così disorientato, spiegami che cosa è giusto e non credere che per me tutto questo sia giusto.
Ho ascoltato una canzone, parla di rinascita, di un libro, di bivi, di vita, di uno straniero, di caparbietà, di sorrisi, di sogni, parla della mia terra, di quadri, di oggi e di domani, del tempo che passa e dei ricordi.
Nasce dal cuore ti resta dentro, la sua melodia è inebriante, gli accordi armoniosi, è la musica che aspetti di ascoltare da tutta una vita.
Ringrazio il cielo di averla ascoltata anche solo per poco e ringrazio te perché come un direttore d'orchestra mi hai indirizzato per eseguire al meglio la sinfonia e sei riuscito a darmi forza e positività.
Anche se tutto questo resterà chiuso dentro di me, non è importante, perché grazie a questo io sono cambiata e sono viva.