Scritta da: Salvatore Riggio
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
La speranza, quando è bastone vecchio, meglio buttarla.
Composta venerdì 19 marzo 2010
La speranza, quando è bastone vecchio, meglio buttarla.
Dovrei essere il primo a credere in Dio
e il primo a non crederci affatto.
Due forze uguali ma opposte si annullano...
Credo nel nulla.
La speranza è come il bastone d'un vecchio: senza di esso potrebbe camminare ugualmente, ma lo farebbe peggio.
Quando si vede ciò che si vuole vedere, si sente ciò che si vuole sentire, in realtà né si osserva, né si ode.
Non fingere di essere qualcun altro per far sì che la persona che ami si possa innamorare di te. Se ciò dovesse accadere renditi conto almeno che non sei te ad essere amato ma l'immagine che ti sei creato.
Passeranno giorni, settimane... forse mesi, ma arriverà il giorno in cui essa ti dirà che sei cambiato, che non sei più colui che ha conosciuto. La realtà dei fatti è che inevitabilmente e senza badarci tu hai posato via e accantonato quella falsa immagine di te, perché pensavi che essa ormai fosse tua, che non ti sarebbe più sfuggita. Rivelando così il tuo vero te stesso, forse non ti amerà più. Anzi, essa non lo ha mai fatto.
La verità a volte si veste da veleno, altre volte da antidoto;
in fondo non cambia ne forma ne essenza... sempre verità rimane,
ma porta sempre con sé uno specchio e, da come è acconciata,
a volte decide che è meglio non uscire a farsi due giri.
Spengo il cervello, accendo il cuore.
Si vive per morire.
Quando sogni di morire è meglio che ti svegli.
Ti amo,
due semplici parole che possono rinchiudere in sé
il concetto stesso di un senso di vita.
Cinque lettere che tengono imprigionato un mare di emozioni
in cui ci si sente affogare se non dette.
Tre sillabe che si riprendono la libertà fuggendo
e nascondendosi dietro il respiro, soffio di vita
che sfocia nell'anima attraverso le labbra di chi le pronuncia,
per giungere al cuore della persona amata
e se riuscirà nel suo intento allora lo stesso mare
travolgerebbe anche la persona a cui son rivolte
e colui o colei che l'ha detto non si sentirebbe
più affogare bensì sarebbe un dolce abbandonarsi
in quest'acque agitate che prima procuravano
solo ferite e lividi, di questi tuoni che rimbombano
nei cieli che prima incutevano timore, ora sarebbero solo
carezze al cuore, un bacio all'anima dolce sinfonia per l'udito.