Scritta da: Salvatore Riggio
Spesso a Dio vengono attribuiti dei meriti che non si merita.
Composta sabato 9 gennaio 2010
Spesso a Dio vengono attribuiti dei meriti che non si merita.
Sei la fonte da cui sfocia il mio dolore,
il pozzo in cui risiede la mia felicità.
E quando le acque scarseggiano nel pozzo,
non ce da preoccuparsi dopo una marea
ci avrà pensato la fonte a riempirla nuovamente.
Privando l'uomo dall'amore ne rimane solo un guscio vuoto e da ciò niente può nascere poiché è l'amore che nutre l'anima di un individuo.
Il se stesso non può riempire una solitudine, il se stesso piuttosto lo richiama a sé specialmente quando ci si rinchiude in esso e non è affatto un buon "amico" non ti può consigliare, consolare, darti sostegno può solo farti confondere, disperare, farti passare notti insonni e perché? Perché sta lì a rinfacciarti che sei solo.
Ormai anche il mondo si è perso, non fa altro che girare in tondo.
L'usignolo non fa il nido in gabbia affinché ai piccoli non tocchi in sorte la schiavitù.
Un albero cresciuto in una grotta non genera frutti.
L'umidità non spaventa l'annegato.
Il soldato che ha visto le spade scintillargli sul capo e fiume di sangue sotto i suoi piedi non si cura delle pietre scagliategli dai bambini per strada.
Gli occhi del'uomo si sono abituati alla luce fioca delle candele e non vedono la luce del sole.