Scritta da: Silvana Stremiz
Vide Napule e po' muore.
Vedi Napoli e poi muori.
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Vide Napule e po' muore.
Vedi Napoli e poi muori.
Forse non è giusto, ma ciò che succede in pochi giorni, a volte in un solo giorno, può cambiare un'intera vita, Amir.
Questa è l'inevitabile matematica della tragedia, la moltiplicazione del dolore. Troppe brave persone muoiono un po' quando perdono coloro che amano. Una morte può generarne due, venti o cento. È così ovunque.
È meglio soffrire come ho già fatto in precedenza... È meglio che mi lecchi le ferite come ho fatto in passato.
Soffrirò giorno e notte, notte e giorno. E questo potrà durare settimane, mesi, forse anche un anno.
Finché una mattina, al risveglio, mi renderò conto che sto pensando a qualcosa di diverso, e capirò che il peggio è ormai passato. Il cuore è affranto, ma si riprendrà e riuscirà a scorgere ancora la bellezza della vita. È già successo in precedenza e accadrà di nuovo...
Tutti siamo uguali e non c'è differenza fra ognuno di noi, e credo che tutti noi ci facciamo una sola domanda: dov'è finito l'amore? Gente che uccide gente che muore i bambini soffrono li possiamo sentire piangere. Più passano i giorni e più ci sono cambiamenti strani però se l'amore e la pace sono sempre così forti perché non vincono mai? I paesi in guerra buttano le bombe e i gas tossici che riempiono i polmoni dei bambini così le sofferenze continuano. Le persone si chiedono che cosa è andato storto di questo mondo, incominciano ad arrendersi così prendono decisioni sbagliate. Le persone non si rispettano ci sono guerre ma i motivi sono nascosti, la verità è nascosta e certe volte può far male. Tutti sentiamo il peso del mondo sulle spalle e più invecchiamo e più diventiamo freddi. La maggior parte della gente pensa solo ai soldi e l'egoismo li porta nella direzione sbagliata. Non si sa dov'è finita l'uguaglianza e la correttezza invece di spargere amore, spargiamo sangue. Dobbiamo mantenere duro finché non trionferanno: la pace e l'amore.
La felicità può durare davvero poco, attimi... eppure lascia dentro un ricordo così vivo, da desiderare che quegli attimi ritornino sempre per riviverli in continuazione... ma quando ti accorgi che quegli attimi fanno parte di un tempo che è passato, quando li cerchi ancora nel tuo presente, nella realtà di tutti i giorni e ti accorgi che non ci sono, che non tornano, che non se ne creano degli altri... allora il vuoto comincia a fare parte di te... e in tutto questo vuoto c'è¨ un attesa... l'attesa... la speranza che qualcuno torni a renderti felice, che quel qualcuno sia tu...
Praticamente sto avendo una bambina con la mia ex. C'è chi dice che non bisogna tornare con gli ex perché la minestra riscaldata non è buona... a me il cibo riscaldato piace da matti. La pasta al forno, la polenta, il minestrone, la pizza... sara questione di gusti.
Niente c'è di temibile nella vita per chi è veramente convinto che niente di temibile c'è nel non vivere più. Il più terribile dunque dei mali, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è la morte, quando c'è la morte noi non siamo più. Non è nulla dunque né per i vivi né per i morti, perché per quelli non c'è, questi non sono più.
Da quando ti ho conosciuto la mia vita è cambiata... non riesco a smettere di pensarti, ogni secondo che passo lontano da te è come una vita che passo senza un'esistenza. Ogni volta che guardo le stelle ricordo i momenti passati insieme, belli e brutti... tu riscaldi la mia vita donandomi felicità, come il sole riscalda la terra; sei l'angelo che mi assiste nel momento del bisogno... sei il sogno che comincia nel momento in cui mi sveglio... Ti amo.
E poi pluff, proprio come quella neve anche questo ricordo si scioglie. Non c'è mai un perché a un ricordo. Arriva all'improvviso, così, senza chiedere permesso. E non sai mai quando se ne andrà. L'unica cosa che sai è che purtroppo tornerà di nuovo. Ma di solito sono attimi. E ormai so come fare. Basta non fermarsi troppo. Appena arriva quel ricordo, allontanarsene velocemente, farlo subito, senza rimpianti, senza concessioni, senza metterlo a fuoco, senza giocarci. Senza farsi male.