Scritta da: Silvia
in Frasi & Aforismi (Sorriso)
Sorrideva, e quando sorrideva il suo viso era come una finestra spalancata.
dal libro "La ragazza con l'orecchino di perla" di Tracy Chevalier
Sorrideva, e quando sorrideva il suo viso era come una finestra spalancata.
La vita è una cosa assurda. Ma se si vive abbastanza a lungo, non ci si sorprende di nulla.
... I suoi occhi si agganciarono ai miei. Non riuscivo a pensare a nulla se non che il loro colore grigio era identico all'interno di una conchiglia di ostrica. Sembrava che stesse aspettando qualcosa. Il viso incominciò a contrarmisi dalla paura, forse non gli stavo dando quello che desiderava.
Un quadro in una chiesa è come una candela in una stanza buia, serve a vedere meglio. È il ponte tra noi e Dio. Ma non è una candela protestante o cattolica. È una candela e basta.
Ho ben poco a cui pensare adesso, esclusi i ricordi.
Ogni tanto sogna un uomo al quale chiedere Puoi amarmi? Con tutta la fatica di vivere che si porta dietro, la forza e la fragilità. Un uomo che conosca la vertigine, la paura, la gioia. Che non abbia paura delle lacrime dietro il suo sorriso né del suo sorriso fra le lacrime.
Le piacerebbe che lui la prendesse fra le braccia. Cosi, senza dire niente, solo un attimo. Riposarsi per qualche secondo, cercare un punto di appoggio.
Sono stato almeno cento volte sul punto di buttarle le braccia al collo! Lo sa Dio che cosa significa vedersi circondato da tanta grazia e non poterla afferrare?
Vivo giorni felici, come quelli che Dio riserva ai suoi Santi; qualunque cosa avvenga di me non potrò dire di non aver goduto le vere, le più pure gioie della vita.
La tristezza mi ha preso - perché? Neppure la musica oggi mi consola - è già notte tarda, e non ho voglia di dormire; non so cosa mi manca - e ho già più di vent'anni.