Scritta da: Silvia Nelli
Essere allegri non vuol dire essere felici. A volte un sorriso serve per nascondere la sofferenza che si ha dentro.
Composta venerdì 29 giugno 2012
Essere allegri non vuol dire essere felici. A volte un sorriso serve per nascondere la sofferenza che si ha dentro.
Quello che tiene in piedi le persone spesso è la forza e la capacità di restare uniti, quell'affetto sincero che parte da un cuore ed arriva diretto dentro un altro e lo risolleva. Quella volontà di non mollare e di trarre forza tu stesso per darla a chi adesso ne ha più bisogno di te, non importa, non fa nulla se tu resti senza, l'importante che la persona che ami resta in piedi davanti alle difficoltà e possa vincerle.
A volte basta una mano che ne stringe un'altra per diventare invincibili.
E poi piangi, pensando a tutti i sogni che avresti voluto realizzare e sono invece sfumati, a tutte le volte che avresti dato anima e cuore per un semplice gesto, per una carezza, per una parola ma sei rimasta sola e nel silenzio; per tutte quelle cose che hanno acceso il tuo volto, il tuo sguardo e il tuo sorriso ma poi dalle mani come sabbia sono svanite nel nulla... e mentre piangi eccolo; eccolo li, un sorriso, ed eccolo che spunta e nasce spontaneo. Perché sei ancora qua; e se piangi è perché soffri e se soffri e sorridi è perché sei viva. E niente anche dietro le lacrime può renderti più felice nel renderti conto che tutto questo non ti ha uccisa ma resa migliore, più forte e fiera!
Le donne sognano, ma non sono fatte per vivere di solo sogni, cercano certezze e sicurezze, fatti e non parole.
Dicono che quando qualcosa non va o finisce si deve voltare pagina o addirittura cambiare libro. Facile a dirsi, ma il problema è che non è assolutamente facile ricominciare a scrivere.
Dio come mi piace la notte. Quando nel suo silenzio riesce a farti sentire tutto. La più piccolissima emozione, la più impercettibile sensazione. Lei che con enorme dignità sa raccogliere le lacrime di milioni di persone, la passione di chi si ama, i pensieri di chi soffre. Io ho sempre amato la notte in modo pazzesco. Ed è di notte che spesso scrivo. Il suo silenzio mi aiuta, la sua calma mi rasserena, il buio mi fa vedere meglio dentro me. Bellissima. La notte è bellissima.
Se potessi tornare indietro cambierei molte cose. Terrei più strette a me persone che ho lasciato andare via ed eviterei di far entrare nella mia vita persone che il tempo mi ha rivelato diverse. Se potessi tornare indietro l'unica cosa che non cambierei è me stessa, perché sono fiera dei miei pianti davanti alle delusioni, delle mie incazzature di fronte alle ingiustizie e dell'amore e il bene dato a chi meritava.
La carità non si fa a nessuno. Un sentimento o c'è o non c'è. Non fingerlo e non pretenderlo. Donalo e accettalo. Non c'è ricchezza più grande per riempirti l'anima e la vita!
Lavorare su se stessi è il compito più difficile che ci sia. Serve coraggio, forza, obiettività ed estrema sincerità con se stessi. Serve guardarsi dentro e giudicarsi esattamente con la stessa "cattiveria" con cui spesso giudichiamo gli altri. Serve avere le "palle" di dire che siamo sbagliati, che ci siamo comportati come merde e che non abbiamo niente di cui andare fieri di noi. Serve ammettere i fallimenti, le paure e i difetti. Un lavoro spaventoso, che solo chi riesce a farlo può dire di essere davvero "avanti"! Proprio per la sua difficoltà molte persone preferiscono fare questo lavoro sugli altri invece che su se stessi, ricordatevi: "in ciò che non vi riguarda, cucitevi la bocca! Di ciò che non vi appartiene non fatene una proprietà. Della vita altrui non occupatevi! Fatevi i cazzi vostri"!