Scritta da: Silvia Nelli
Sono sempre pronto al dialogo, lo faccio senza mai sentirmi superiore a nessuno, ma a quelli che mi parlano dal piedistallo dico: "Quando scendi forse ti saluto. Forse".
Composta martedì 14 luglio 2015
Sono sempre pronto al dialogo, lo faccio senza mai sentirmi superiore a nessuno, ma a quelli che mi parlano dal piedistallo dico: "Quando scendi forse ti saluto. Forse".
Non servono le parole a quelle come me. Le donne come me non si accontentano di una parola gentile, di un complimento o di un minuto del tuo tempo. I "rimasugli" del tuo tempo lo lasciano alle altre e regalano anche quelli che vorresti dedicare a lei. Quelle come me hanno carattere, intelligenza e coraggio per voltarti le spalle e ferirti con silenzi che nemmeno hai mai sentito. Hanno un orgoglio che non uccide i rapporti, ma che salva se stesse da coloro che l'unica cosa che saprebbero fare è calpestare la loro dignità e giocare con quel sentimento che portano nel cuore.
Piangi per amore, impossibile pensare di fare a meno di qualcuno, del suo odore, della sua presenza, della sua voce. Malgrado il male ricevuto, la delusione, tu pensi di non farcela. Poi un giorno ecco che ti svegli e capisci che non solo non hai perso niente, ma essere stati lasciati è stata una delle più grandi vittorie mai raggiunte. La lucidità mentale rende le cose molto diverse da come appaiono guadandole solo con il dolore del cuore.
Siamo troppo pazienti, troppo testarde, troppo gelose, troppo fragili o troppo forti. Io direi di cominciare a pensare che per "alcuni elementi" siamo semplicemente troppo. Punto!
Se ci tengo semplicemente ti cerco e te lo dimostro. Perché devo? No! Perché è cosa naturale, sentita e che parte dal cuore. Dicono di tenerci, ma se alcuni gesti non sono altrettanto naturali, ma quasi totalmente assenti non solo non ci tengono, ma non sono nemmeno persone sincere con se stesse e tanto meno con te.
Usate la verità al posto di scuse patetiche. Usate chi non vuole legarsi al posto di cuori pronti ad innamorarsi. Usate tutto ciò che non ha anima e vi ricordo che le persone un'anima ce l'hanno.
Sono più le volte che mi hanno definito "stronza" di quelle in cui mi hanno dato della "bella persona". Del resto in un mondo dove l'ipocrisia e la convenienza navigano nell'assenza dei valori, essere "stronzi" è un onore.
Quando ti stanchi di non ricevere mai nemmeno un abbraccio, smetti anche di cercarlo e fai in modo "di bastare a te stesso". Quando trovi qualcuno che senza parlare te ne dona uno, inaspettato, sentito, hai paura di capire quale possa essere il prezzo che dovrai pagare. Perché ci si abitua a tutto e poi si diventa diffidenti.
Ascolto volentieri. Mi piace restare in silenzio tra un sospiro e l'altro di chi sta cercando di raccontarmi qualcosa di sé. A volte resto anche toccato e colpito da ciò che ascolto, altre volte affascinato. In alcuni casi anche "innamorato" ed è li che spero di aver ascoltato "verità" e non "menzogne".
L'uomo non deve piangere mai. Cazzate! L'uomo se ha un cuore, se viene deluso o ferito, piange eccome. Le reazioni, il dolore dell'anima non sono diverse da quelle dell'universo femminile. Hanno lo stesso metro di valutazione, lo stesso orgoglio, la stessa rabbia, lo stesso sapore e quando arrivano e spaccano dentro fanno male e la lacrima è solo un modo per farle uscire.