Scritta da: Tania Memoli
Non c'è niente di peggio di un peccatore che si mette a fare il moralista, come colui che non sa amare e vuol spiegare l'amore.
Composta sabato 8 marzo 2014
Non c'è niente di peggio di un peccatore che si mette a fare il moralista, come colui che non sa amare e vuol spiegare l'amore.
Il "vorrei" è di chi si ferma a desiderare, "l'ottenere" è di chi corre a prendere.
I ricordi sbiadiscono, le emozioni che hanno dato restano per sempre.
La differenza con le parole è nell'uso che se ne fa, io preferisco farne carezze.
Quando mi dicono che passerà, mi domando se hanno capito che sono innamorata, non malata.
Capirò che è amore quando vedrò lacrime nei suoi occhi, non per il suo, ma per il mio dolore.
Sulle labbra al mattino ci vorrebbe un bacio, ma a volte non resta che accontentarsi del caffè.
Dimmi che sapore ha la tua bocca senza i miei baci.
Ecco cosa mi hai fatto: non posso seguire nessun profumo, nessuna voce che non sia la tua, non posso far altro che vivere come vuoi tu.
Se avessi visto gli occhi con cui ti parlavo, con un bacio avresti zittito le mie labbra e in quello sguardo ci avresti fatto l'amore.