Non si è mai immuni da un ricordo. Mai al sicuro, mai abbastanza lontani. I ricordi a volte dormono a lungo, ingannano la nostra memoria, e ci sorprendono con le loro incursioni inaspettate, inimmaginate. Mi sentivo invincibile, finalmente; al riparo da quei tumulti ciclopici e dirompenti. E tutto ad un tratto, mi ritrovo travolta da un ricordo! Improvviso, inatteso, ha schiantato tutta l'energia dell'onda del tempo su di me, travolgendo respiro, pelle, illusioni, certezze. Mi ha sorpreso alle spalle, mi ha ingoiato. Dove sono, adesso? Forse nel suo ventre, forse nella tela folle della mia mente, che aggrovigliata si contorce in atroci spasmi emotivi! E i pensieri sono caleidoscopi indistinti, che velocissimi proiettano sensazioni ancora troppo vive per poterle sconfiggere, pulsanti in tutto il loro crudele esistere ancora. Lacrime! Lacrime gridano in questa ribelle sconfitta. Il respiro abbandona le mie ali lacere.
Se solo vedessi, Amore, il silenzio di queste pareti L'immobile attimo cui appartieni anche tu Girarmi attorno Sfiorarmi il respiro
Se solo vedessi, Amore, l'incerto smarrirsi della ragione Al tuo incedere nel mio pensiero Ingabbiato nella tua libertà indifferente Incatenato alla tua assenza
Se solo vedessi, Amore, la follia divorarmi il cuore Scaraventarmi l'Anima nella notte In un urlo graffiato che dispera la Luna E la spegne