Scritta da: Sara C.
in Frasi & Aforismi (Vita)
È un'officina di sensi di colpa che lavora a pieno ritmo.
Composta lunedì 28 febbraio 2011
dal libro "Il tempo che vorrei" di Fabio Volo
È un'officina di sensi di colpa che lavora a pieno ritmo.
Erano due solitudini che si desideravano, ma non sapevano rompere ciò che le divideva.
Alla donna che sono stata voglio bene. Anche se era fragile non è mai stata debole, anche se era stanca e sfinita non ha mai smesso di lottare. Ha saputo resistere. Alla donna che sono stata sento di dover riconoscere dei meriti, molti: il coraggio di sbagliare, la volontà di esserci, la responsabilità di scegliersi.
Lo spazio di un errore, è uno spazio di crescita.
Un giorno, però, lo sguardo di uno sconosciuto ti inchioda al muro. Una persona ti sfiora appena e inaspettatamente, in un istante, avverti una sensazione che non hai mai provato in tutta la tua vita. Un'emozione che quasi ti spaventa, più potente delle tue convinzioni e dei tuo valori, gli stessi che hai sostenuto e per i quali ti sei sempre battuta.
Perché mi sono fatto trasportare così? Perché di forze non ne avevo più. Ero stanco di mentire a me stessa. Stanco di seguire sempre la cosa giusta da fare. Per la prima volta nella vita ho accettato di fare un salto nel buio, di fare qualcosa di pericoloso.
Ci sono momenti in cui la vita regala attimi di bellezza inattesa. Smetti di fare una cosa e ti accorgi che attorno a te tutto è perfetto, il dono di un Dio meno distratto dal solito. Tutto sembra sincero. La nascita di una nuova vita, l'alba di un cambiamento, qualcosa di profondo o semplicemente la conferma di un affetto tenuto nascosto, di un sentimento segreto, custodito in silenzio dentro di noi con pudore o anche la fine di qualcosa, la fine di un momento, di un periodo difficile sempre più faticoso da sostenere... quando terminano i respiri corti, lasciando spazio a uno lungo profondo che riempie e svuota il petto... in quei momenti non mi manca nulla...
Mi accuso di non amare abbastanza e mi riprometto di amare di più, come se tutto si potesse sistemare amando più intensamente. E allora non so nemmeno io dove trovo altra forza, investo nuovamente tutto nell'illusione di trasformare la menzogna in verità.
Cosa mi sta succedendo? Chi sto diventando? Mi sento doppia, come se una parte di me avesse iniziato a guardarmi, a osservare la mia vita.
Un giorno, in maniera naturale, tutto è cambiato. E niente è stato più come prima. Un mondo di certezze è stato spazzato via, travolto.