Scritta da: Giuseppe
in Frasi & Aforismi (Amore)
Siamo così stupidi che a volte speriamo in qualcosa che non c'è. È come puntare testa in una moneta, non sapendo che quella moneta ha tutte due le parti croce.
Composta venerdì 22 marzo 2013
Siamo così stupidi che a volte speriamo in qualcosa che non c'è. È come puntare testa in una moneta, non sapendo che quella moneta ha tutte due le parti croce.
Ogni donna ha una borsa per mettere l'uomo nel sacco.
Sono fermamente convinta che se l'amore può far male, l'amore può anche guarire.
Quando finalmente ti decidi a fare qualcosa, quando dopo aver tanto atteso prendi una scelta che potrebbe cambiare la tua vita, una novità improvvisa mescola di colpo tutte le carte in tavola.
Garrett non te lo sto dicendo perché ti reputo come gli altri. Penso che tu sia l'opposto. E questo mi spaventa un po'. Perché se ti dicessi quanto mi stai a cuore... in un certo senso sarebbe come rivelarlo a ma stessa. E in questo modo mi esporrei al rischio di rimanere ferita un'altra volta.
Arrivò il momento in cui solo starle vicino mi causava una sorta di dolore fisico.
Ora che ti ho perso, so di aver perso tutto. Malgrado ciò, non posso permettere che tu scompaia dalla mia vita e mi dimentichi senza sapere che non ti serbo rancore, che fin dall'inizio sentivo che ti avrei perso e che tu non avresti mai visto in me quello che io vedevo in te.
Voglio che tu sappia che ti ho amato fin dal primo giorno e che continuo ad amarti, ora più che mai, anche se non voi sentirtelo dire.
Mentre ti scrivo, ti immagino su quel treno, con il tuo bagaglio di sogni e col cuore spezzato, in fuga da tutti noi e da te stesso. Sono tante le cose che non posso raccontarti, Juliàn.
Cose che entrambi ignoravamo e di cui è meglio che tu rimanga all'oscuro. Il mio desiderio più grande è che tu sia felice, Juliàn, che tutto ciò a cui aspiri diventi realtà e che, anche se mi dimenticherai, un giorno ti possa comprendere quanto ti ho amato.
Per sempre tua,
Penélope.
Erano esplosioni violente concentrate in pochi centimetri di distanza e altrettanti di profondità. La somma di muscoli e ossa, e sangue e nervi che altro non cercavano se non muscoli e ossa, e sangue e nervi. Avevano in comune le cose in comune, e diversamente dagli altri, anche quelle discordi. Erano carezze date da mani lisce e ruvide, erano esplosioni di cuori impossibili da soffocare.
E poi, con una tenerezza che gli straziò il cuore, lo abbracciò stretto. Rimasero lì per un po' sulla poltrona, desiderando che quel momento durasse per sempre.
Stava ancora cercando di dare un senso alle proprie emozioni, quando Travis emerse dall'oceano e si incamminò nella sua direzione, scrollandosi l'acqua dai capelli. Un attimo dopo si lasciò cadere al suo fianco, sulla sabbia e, quando i corpi si sfiorarono casualmente, Gabby ebbe una fugace visione di loro due seduti vicini nel futuro in un centinaio di altre giornate come quella.