Scritta da: Marianna Mansueto
Non pensavo che avrei tremato così, vedendolo, che avrei perso la facoltà di parlare o di muovermi in sua presenza.
dal libro "Jane Eyre" di Charlotte Brontë
Non pensavo che avrei tremato così, vedendolo, che avrei perso la facoltà di parlare o di muovermi in sua presenza.
Voglio cose che non posso avere. Come te.
Non odio i miei coetanei, semplicemente perché è una perdita di tempo.
Penso troppo e parlo troppo poco.
E sto perdendo me stessa, perdendomi in qualcosa che nemmeno riesco a trovare. Magari è questo il problema. Non riesco a trovarlo. Non riesco a raggiungerlo. Non riesco proprio ad arrivarci.
Adesso che ti vedo capisco quanto mi sei mancata, e la sola idea che tu sparisca di nuovo mi fa morire, ti amo, ti amo, ti amo e se mi rispondi "sarai mica scemo", giuro che mangio tutti questi pesci crudi e due chili di pane con la mollica poi mi butto nella pozza gelida, mi verrà una congestione annegherò e avrai rimorso tutta la vita.
Non amo trincerarmi in un sorriso, detesto chi non vince e chi non perde, non credo nelle sacre istituzioni di gente che ha il potere e se ne serve.
L'inutilità dell'orologio è palese. Quando sarà la tua ora lo saprai senza guardarlo.
Chi vuole amore è cieco e sordo.
Non vorrei mai fare parte d'un club che accetti tra i suoi iscritti un tipo come me.