Commenti a "La mia è una laurea cum loden. Magari se l..." di Lucia Gaianigo
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postato da Giuseppe Freda, il
segnala abuso
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postato da Rossella Porro, il
NELLE MIE PAROLE NON non vi è celata nessuna oscura verità....ho solo dimostrato con le stesse..che spesso le parole...le persone....interpretate...assumono significati che non hanno, io mi associo al commento di Mare...
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postato da Agatina Sonaggere, il
Verità.
Ho cercato, così come credo che uno dovrebbe sempre fare, (ad avercelo il tempo!)
di informarmi un pò e sono andato a leggere sia il testo del DDL. Intercettazioni, sia il testo della legge che regola la pubblicazione e la stampa che il DDL va in parte a modificare.
Ecco cosa ho trovato: cominciamo col dire che la possibilità di rettifica è una cosa vecchia come il cucco (precisamente risale appunto al 1948). La succitata legge, infatti parla dell’obbligo di far rettificare a:
"soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale".
In pratica, a quel che capisco io…se domani trovo scritto sul giornale a tutta pagina che io sono uno stuprat0re o assassina, è mio diritto far rettificare quella notizia, soprattutto se non ci sono ancora certezze che ciò sia vero (ovvero se non sono ancora stata "condannata" o quantomeno "indagata" per ciò che mi si accusa). Fin qui mi pare un sacrosanto diritto di ogni cittadino.